Regia di Penelope Spheeris vedi scheda film
TFF 34 - 'I DID IT MY WAY. ESSERE PUNK'
Nella periferia di Los Angeles, una ragazza di nome Sheila (Jennifer Clay), mentre fa l'autostop viene raccolta da una donna che porta con sé un bambino, ma la macchina ben presto subisce l'esplosione di un pneumatico: mentre le tre persone sono ferme, un cane randagio, molto aggressivo, aggredisce e sbrana il piccolo; un altro ragazzo, Evan (Bill Coyne), lascia la propria abitazione per non vivere più con la madre alcolizzata e finisce a un concerto punk-rock, dove gli vengono messe delle pasticche nella bevanda e sta male: viene così soccorso da un altro giovane, Jack (Chris Pedersen), figlio di un poliziotto, anch'egli dalla mentalità ribelle, che lo porta in un appartamento semi-abbandonato, dove raggiungono gli altri, appena menzionati. Ad essi si aggiungono poi altri ragazzi provenienti da situazioni di disagio, come Joe (Wade Walston), Razzle (Flea), ragazzo che come 'animale di compagnia' ha un topo, Skinner (Timothy O'Brien) e il fratello minore di Evan, Ethan (Andrew Pece) e il gruppo assume il nome di T.R. (che sta per The Rejected, ossia I Reietti). I ragazzi vivono di espedienti, furtarelli e di musica punk ai concerti, ma il loro stile di vita non viene apprezzato da una coppia di vigilantes, con i quali lo scontro finale avrà conseguenze tragiche.
'Suburbia' è un intenso e sentito ritratto di un gruppo di giovani ragazzi e ragazze americani che, sentitosi alcuni abbandonati, altri ignorati, altri ancora in disaccordo con il mondo degli adulti e qualcuno di loro con un passato di abusi sessuali subiti (Sheila), decide di andare a vivere in una specie di comune, ma ben presto il loro stile di vita alla giornata, viene osteggiato dai benpensanti del posto che, nonostante abbiano anch'essi degli scheletri nell'armadio, si ergono a paladini dell'ordine e passano alle vie di fatto, con risultati nefasti.
Il film della regista Penelope Spheeris, mentre presenta qualche problema in fase di narrazione, specie nella parte iniziale, con la presentazione dello stravagante gruppo dei T.R. tirato molto per le lunghe, meglio funziona nella seconda parte, quando esplora le relazioni che sorgono all'interno della formazione, che vanno dall'amicizia alla relazione sentimentale, e i dissidi con i due reazionari che si prendono la briga di 'rimettere ordine' nella zona.
Oltre allo scioccante incipit, prima menzionato, val la pena citare tutti le parentesi dei concerti, all'insegna del realismo più assoluto, grazie all'apporto di veri artisti del movimento punk, il funerale di Sheila, che sfocia in una rissa tragicomica, ed il finale che si conclude con una tragedia, che l'andamento della pellicola faceva presagire fosse annunciata.
Prodotto a basso costo dalla Factory di Roger Corman, 'Suburbia' è un piccolo grande film che ha il merito di mostrare tali situazioni senza pietismi e moralismi di sorta, e si avvale di un affiatato cast formato da giovani attori perlopiù non professionisti o alle prime armi, tutti meritevoli di un plauso incondizionato.
Voto: 7/8 (v.o.s.).
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