Regia di Roberto Bianchi Montero, Guido Brignone vedi scheda film
il film fu praticamente abortito e quindi un fallimento. leggendo la recensione di filmtv dovevano essere 12 segmenti con tra gli altri nomi altisonanti come aldo fabrizi, totò e anna magnani. ciò che ci rimane(e che fu distribuito solo a milano e a roma)sono 5 corti compreso un prologo iniziale canterino ambientato nel 1999. il tutto è piuttosto noiso e soporifero e gli assi della risata diventano coloro che di solito ricoprono ruoli di spalla o secondari anche se ovviamente non di seconda importanza. certo è che se a ricoprire ruoli di spalla sono i vari virgilio riento, luigi pavese, nando bruno(non accreditato e giovanissimo), enrico viarisio e i più conosciuti fra tutti(per me ovviamente), sua maestà titina de filippo e paolo stoppa, il film prende un'atmosfera strana a dire il vero. si aggiungono i fratelli de rege di cui non so assolutamente nulla e che dai due segmenti che interpretano non si riesce a farsene un'idea almeno sufficiente. tra gli altri attori sono stato ridestato un pò dal torpore, dalla sorpresa di riconoscere un'allampanata e giovane NZ, ossia nietta zocchi la mitica contessa mazzanti vien dal mare dei primi fantozzi. così com'è stato presentato, può al massimo rappresentare un reperto prezioso per indagare nella nostra cinematografia e nella nostra commedia. il calcio come passione nazionale(i de rege con tra gli altri lo zocchi), la de filippo nei panni congeniali della consorte oppressiva e a rischio corna(viarisio), la smania di fama e gloria cinematografica di un barbiere vanesio e ingenuo(riento, pavese e bruno) e un brusco risveglio dopo una notte di baldoria(stoppa e riento)rappresentano ciò che rimane dei vizi ridicolizzati dai segmenti. effetti speciali e un futuro tra metropolis e città come new york cercano di farsi un'idea di come sarebbe potuto essere il mondo nel 1999, per una borghesia piena di soldi che può permettersi di decollare dall'attico e danzare sulle ali di un aeroplano. tenero.
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