Regia di Marc Forster vedi scheda film
Il cinema horror l'ho spesso considerato monotono e ben poco interessante, fa eccezzione appunto il sottogenere sugli zombi. Fin dai classici di Romero, ho sempre trovato interessante la sotria "classica" su questa epidemia che si diffonde imperterrita con gruppi di sconosciuti che si uniscono per sopravvivere. Dopo le numerosisisme quanto ridicole baggianate a budget zero sul tema degli ultimi anni con attori presi dalla strada (REC e sequel, QUARANTENA, ZOMBI APOCALYPSE, GANGESTER GUNS AND ZOMBI... fino all'orribile ZOMBI STRIPPER) era da tempo che non assitevo a un film del genere così ben realizzato e con un cast così valido dai tempi de L'ALBA DEI MORTI VIVENTI, 28 SETTIMANE DOPO e anche LA CITTA' VERRA' DISTRUTTA ALL'ALBA. La storia vede Brad Pitt nel ruolo di Jarry Lane, ex membro delle Nazioni Unite che ha lascito la sua professione per stare più tempo in compagnia della moglie e le due figlie. Mentre è macchina con la sua famiglia, resta invischiato in un'orda di zombi che stanno inseguendo tutte le persone ancora in vita. Mentre è in fuga Jerry viene contattato da un suo ex collega, che accorrre a recuperarlo in elicottero portando lui e i suoi parenti al sucuro all'interno di una piattaforma militare in mezzo al mare. Qui Jerry, viene incaricato di accompagnare un giovane medico e alcuni soldati in un viaggio per tentare di capire l'origine dell'epidemia. Inizialmente riluttante Jerry viene costretto ad accettare, altrimenti i suoi famigliari verrebebro trasportati in un campo profughi. Arrivati a destinazione il medico resta subito ucciso a causa di una sua reazione avventata in seguito ad un attacco di panico, ma Jerry trova una traccia che lo conduce a Gerusalemme. Da qui il protagonista comincia un viaggio dai risvolti sempre più avventurosi. Uno dei migliori titoli sull'argomento mai realizzati, sostenuto da un ottimo cast Brad Pitt in particolare. Il film non si rivela molto violento e le scene spaltter sono piuttosto rare, la tensione si mostra però sempre elevata e costante per l'intera durata. Vi sono inoltre delle vere e proprie sequenze kolossal, come le ammucchiate di zombi che cercano di scalare le mura di Gerusalemme attirati dal ruomore dei canti o del complicato atterraggio dell'areoplano. Molto indovinata è anche la parte finale, dove compare l'italiano Pierfrancesco Favino, sempre con un eletavo tasso di suspace e un epilogo credibile. Il risultato è quindi notevolmente riuscito, con un ritmo elevato senza nessun calo di tensione. Grazie al potenziale di spettacolarità visiva di cui godono diversi momenti, il film potrà di certo farsi apprezzare anche a un pubblico più vasto di quello di riferimento
Ottima
Non male, ho letto che dovrebbe comparire anche nel prossimo RUSH di Ron Howard
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