Regia di David Frankel vedi scheda film
Come si evince sin dal titolo, nella felice traduzione italiana per una volta decisamente azzecata, “Il matrimonio che vorrei” è l’ennesimo film di “fantascienza” della stagione 2012-2013. Reduce dal successo commerciale di “Il diavolo veste Prada” evidentemente il regista(?) David Frankel aveva bisogno di cimentarsi con qualcosa di nuovo. Il progetto, lo si capisce subito, è chiaramente ancor più ambizioso di quello di Ridley Scott e del Suo Prometheus: in questo caso, non cercare di svelare le origini della vita ma addirittura spingersi oltre, ed arrivare a capire e sviscerare i meccanismi che portano ad una unione perfetta. Troppo. Figurati, neanche Kubrick era riuscito nell’intento a suo tempo, con l’incompiuto (in tutti i sensi) “Eyes Wide Shut”. Forse il regista pensava che sarebbe bastato affidarsi nuovamente alla grande Meryl Streep e che mettergli al suo fianco la faccia di cuoio di Tommy Lee Jones, qui in versione Walther “Orso” Matthau, sarebbe bastato. Non aveva fatto i conti con un soggetto zeppo di momenti deboli e fantasiosi, contro i quali, i nostri pur simpatici attori, nulla potevano francamente fare. Lo scopriamo sin dall’inizio, quando Meryl cerca di avere finalmente, così, inspiegabilmente, una bella “nottata di fuoco” con il suo maritino, che dorme in una stanza separata. Come gli viene in mente? Dopo 31 anni di matrimonio, di cui (lo scopriremo poi) gli ultimi 5 in bianco, la cosa “nonsaddafare”!!! E allora via con altre situazioni incredibili. Esempio, l’attempata signora è riuscita in questi anni a “risparmiare” (c’è qualcuno che realmente riesce ancora a farlo?) ben 3-4 mila dollari, WOW, giusto giusto, manco a dirlo, i soldi necessari a comperare una stupenda settimana di “terapia di coppia” nel Maine. Fotografato come da copione, da cartolina. Quanto è "bellino" il Maine, con le sue casette color pastello e le persiane di legno a vista. C’è pure l’immancabile faro ! La cosa bella è che Tommy, pur controvoglia e con sarcastica riluttanza, vi partecipa! Durante la terapia scopriremo che tutto ruota attorno alla mancanza di sesso. Questo è tutto. Questo, anche se i nostri non è che lo abbiano mai realmente praticato. E come è possibile sentirne la mancanza e o svegliarsi a oltre 60 anni? Con qualche imbarazzo (legittimo, di tutti, protagonisti e pubblico compreso ma non della produzione, felice di aver riunito nello stesso film? “2 grandi attori”), veniamo a sapere che ad esempio, il sesso orale tra i due è uno “sconosciuto”. Eh chi l’ha mai fatto ! Ma come, lo sanno tutti (spero) che la regola fondamentale su cui si basano tutte le coppie "veramente unite" è il sesso orale ! Nesun mistero ! Comunque non è mai troppo tardi per imparare. Ve la immaginate Meryl che porta al cinema il suo maritino, buttarsi tra le sue gambe, spostare l’immancabile sacchetto di pop corn e raggiungere non senza impaccio, il reale “augello di lui” per un possibile, succulento “blow job” da consumata professionista? Accade. No dai, vi prego! Ma il risultato non è quello sperato e la serata finisce ancora una volta in malora. Qualcuno in sala riesce a ridere di gusto, buon per lui. (Forse l'attempato signore al mio fianco ha sperato x un attimo che “la cosa” si posstesse ripetere a breve nel privato. Che ingenuo, non ha ancora compreso che i film hollywoodiani sono una cosa, la realtà un’altra: comunque doveva pensarci decenni prima!). E via così con una scena peggio dell’altra, sino al gran finale. I nostri tornano a casa , riprendono apparentemente la normale routine, sino al risveglio di lui, fantasia a tre ben espressa compresa, con la vicina di casa: uè , se vedi e guardi bene, tutto sommato stiamo parlando di Mimi Rogers. TOMMY , SEI UN BUONGUSTAIO !
AH DIMENTICAVO:il detto "e vissero felici e contenti" prosegue duurante i titoli di coda, quando vediamo i nostri "ripetere" il rito del matrimonio sulla spiaggia (come da fantasia di Meryl) con attorno i loro figli e pure un nuovo nipotino bello quanto il "cicciobello", ovvio, nonostante i genitori non fossero un granchè. Fatemi uscire, please!
Perchè sono andato a vedere un film così? Per mantenere una premurosa amorevole promessa. Non sia mai che nel 2017, a distanza di “soli” 5 anni, “qualcuna” possa iniziare una discussione (così mentre meno te lo aspetti e manco il fatto fosse successo 20 minuti prima) con queste sante parole: “eh allora tu, che non mi avevi portato a vedere quel “bel film” con la Streep, chissà come ci saremmo divertiti”. Inguardabile (ps:anche per la mia lei), se non nel “caso” sopra indicato. Voto: 2
Seriamente parlando, è al solito strepitosa. Riesce veramente a far credere di non aver mai fatto un "pom..no" in vita sua. SE COSì FOSSE ma non lo è,, SUO MARITO SANTO SUBITO. E John Cazale, che riposi in pace, prima di lui. Confrontatela con la "sua" Margaret Thatcher.
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