Regia di Andres Muschietti vedi scheda film
Discreto horror
Jeffrey, padre di due bambine piccole, Victoria e Lily, in seguito a un presumibile tracollo finanziario, perde completamente la testa e uccide i suoi due soci e a seguire la sua ex moglie. Successivamente si carica le figlie sull’auto. Durante la fuga, l’auto lanciata a folle velocità, sbanda a causa del fondo ghiacciato e i tre finiscono a girovagare nel bosco, si imbattono in una vecchia baita, apparentemente disabitata. Il padre, completamente fuori di sé, decide di ammazzare anche le bimbe, ma poco prima di sparare, viene fermato e soppresso da un’ombra uscita dalle pareti, "Madre". Cinque anni dopo, a seguito di ricerche del fratello di Jeffrey, Lukas, le due bambine vengono ritrovate vive, anche se completamente inselvatichite. Lucas fratello di Jeffrey e la sua fidanzata rocker, Annabel riescono a farsele dare in affido, e seguono la loro riabilitazione sotto la supervisione del dottor Dreyfuss , ma la misteriosa creatura che all’epoca aveva eliminato il padre delle sventurate, si affaccia minacciosamente, nella loro esistenza. Lo psicologo Dreyfuss, all’inizio ritiene che Madre sia un compagno immaginario delle due sorelline, ma quando interroga Victoria sotto ipnosi, scopre che colei che loro chiamano "Madre” è qualcos’altro, in sostanza è quella che le ha accudite e cresciute. Questa entità sentendosi defraudata dei suoi affetti, di notte comincia a molestare Lukas e la sua compagna Annabel, arrivando a far ruzzolare lui giù per le scale e farlo andare in coma. Annabel resta da sola in casa con le bambine, anche se con una certa difficoltà riesce a stringere un buon rapporto con Victoria,mentre Lily resta più distante. Intanto lo psicologo scopre che una certa Edith, alla fine dell'800, era scappata da un ospedale psichiatrico. Inseguita da alcune persone giunta su una rupe senza via di uscita, aveva deciso di saltare nell'acqua insieme al figlio neonato che teneva in braccio, ma il bimbo era rimasto appeso ad una sporgenza mentre lei era precipitata nel burrone. Ovviamente erano entrambe morti.Si scopre che quella donna è proprio "Madre” spirito inquieto, che continua a cercare il figlio. Lo psicologo, che nel frattempo ha rinvenuto le ossa del cadaverino, capisce che l'unico modo per fermare Mamma è ridarle quello che resta di suo figlio. Ma quando va al capanno per avere conferma delle sue teorie, viene ucciso dallo spirito vendicativo. Annabel, giunta alle medesime deduzioni, si reca nel suo studio e recupera l'involto con i miseri resti. Una notte l’entità, gelosa del rapporto ormai solido che si è venuto a stabilire tra le figlie e Annabel, anche Lily sta lentamente familiarizzando con lei, le rapisce. Lukas che nel frattempo si è ripreso, esce dall'ospedale e s’incontra con Annabel nella casa nel bosco, dove scorgono "Madre" e le bambine sulla stessa rupe dove anni addietro lei si era buttata col figlio. Annabel consegna alla "Madre" un fagottino con i resti del figlio. Lo spirito sembra essersi placato, ma poi Lily la chiama e "Madre" dopo aver buttato via lo scheletrino, si riprende le bambine. Mentre le trascina via, lo spettro di Edith, si accorge che Lily è felice di seguirla, al contrario di Victoria. Quindi lascia andare Victoria e si getta dalla rupe con Lily Il film nel 2013 è stato un successo commerciale. Tuttavia non si può non constatare che alcuni elementi introdotti e non sviluppati fanno sembrare la storia a tratti lacunosa, E il "mostro" funziona bene soprattutto quando non si vede ma si percepisce o si si intravede, mentre quando appare in tutta la sua natura perde in parte il suo mistero sinistro. Ma ciò non toglie che il film di Muschietti e del Toro sia sostanzialmente riuscito. La favola nera delle due bambine sperdute nel bosco e allevate da una creatura soprannaturale devastata dalla rabbia e dal dolore, ma capace di provare sentimenti, per quanto distorti, ha una valenza tragica e rende labile il confine tra bene e male. Così com'è decisamente interessante, la rappresentazione della maternità, vista da due prospettive ben diverse. Da una parte c'è Annabel, una giovane donna per la quale i figli non sono una priorità, protesa verso le sue aspirazioni artistiche, viene costretta ad affrontare l'improvvisa responsabilità di prendersi cura di due bambine problematiche, soprattutto per amore del compagno, ma poi anche per stemperare il suo senso di colpa e affrontando questo vero e proprio incubo, vive un percorso di crescita inaspettato e matura una nuova consapevolezza di sé e dei propri sentimenti. Dall'altra c'è Edith, o perlomeno il suo spirito, da viva probabilmente, malata di mente o forse rinchiusa in un ospedale psichiatrico per nascondere uno scandalo, che arriva al limite estremo di considerare la morte come unica via di fuga e salvezza per sé stessa e suo figlio. I sentimenti di Edith sono morbosi, ma l'addio tra lei e Victoria è struggente. Di forte impatto emotivo anche la "scelta" di Lilly di restare con "madre" e la decisione di Edith di portare con sé la bambina, ben sapendo di condannarla a morte. Non è un film esente da difetti, tuttavia nel complesso è un horror abbastanza efficace
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