Regia di Andres Muschietti vedi scheda film
Voto: 10
In questa settimana pasquale appena trascorsa, caratterizzata cinematograficamente da un'invasione di idiozie action e di baracconate fantasy (il tutto naturalmente servito in confezione 3D), era impresa ardua individuare nell'offerta già "predisposta" delle multisale qualcosa di alternativo. Forse le sole eccezioni (lodevoli) sono state "La frode" e questo pregevole "La madre". Horror psicologico potente e di forte impatto emotivo, si tratta di una produzione ispano-canadese, opera prima dell'argentino Andy Muschietti. Un esordio felice, alla luce del successo riscosso al box office americano. La forza della pellicola sta nell'equilibrio tra il melodramma famigliare e le suggestioni spaventose del soprannaturale. Sì, perchè il film fa davvero paura. O, per lo meno, riesce ad essere disturbante sul serio, coinvolgendo lo spettatore in un clima di disagio. La produzione esecutiva è affidata al mio amatissimo Guillermo Del Toro, il quale fa sentire la sua presenza attraverso un'impostazione fiabesca della narrazione. La tensione è costante e svariate sono le scene che caricano la vicenda di un intrigante pathos tra il fiabesco e l'angosciante. Cito solo l'incipit e la conclusione. Il film si apre con la corsa di un'auto sul ghiaccio e si conclude con lungo finale disperato e straziante. Ma soprattutto va detta una cosa: vedere Jessica Chastain che suona il basso con piglio da vera rocker...non ha prezzo.
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