Regia di Andres Muschietti vedi scheda film
Punto di partenza e ispirazione di questo horror spagnolo, è il corto "Mamà" girato nel 2008 da Andres Muschietti, della durata di appena tre minuti che però bastarono a suscitare l' interesse del regista Guillermo Del Toro, il quale decise di chiedere a Muschietti di sviluppare l' idea e realizzare un lungometraggio omonimo.
Nonostante Del Toro figuri come produttore esecutivo, sono tante le tematiche care al regista spagnolo presenti in questo film: la condizione di orfani dei giovani protagonisti ("La spina del diavolo" e "Il labirinto del fauno"), il fantasma inteso come atto rabbioso destinato a ripetersi all' infinito, l' orrore sociale, le farfalle come simbolo di morte. Ma è dalle produzioni giapponesi a cui Muschietti attinge per creare il suo immaginario: "The ring" e soprattutto l' ottimo "Dark water" di Hideo Nakata, qui però totalmente privato della sua componente drammatica e dell' approfondimento psicologico dei personaggi.
Ancora una volta siamo di fronte ad un film ottimo nelle premesse ma decisamente deludente nella realizzazione, i grossolani difetti di sceneggiatura sono ancor più accentuati da un ritmo non sempre costante e coinvolgente e dalla pessima rappresentazione di "Madre", talmente digitale da risultare posticcia, quasi un fantoccio. Apprezzabile la prima parte del film, in cui Madre non si è ancora mostrata e dove il regista punta maggiormente sulla suggestione e sul non visto, riuscendo a realizzare alcune sequenze di forte impatto, come quelle in cui Madre gioca con la piccola Lilly. Non male Jessica Chastein in versione rocker.
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