Trama
Le sorelline Victoria e Lilly sono scomparse senza lasciar traccia lo stesso giorno in cui i loro genitori sono stati assassinati. Cinque anni dopo, vengono ritrovate vive in una fatiscente casa nei boschi e affidate allo zio Lucas (Nikolaj Coster-Waldau) e alla sua fidanzata Annabel (Jessica Chastain). Man mano che prova a far condurre alle due bambine un'esistenza normale, Annabel si rende conto che in loro c'è qualcosa che non va e si convince dell'esistenza di una strana presenza nella loro abitazione. Comincia così a porsi mille domande su come Victoria e Lilly siano riuscite a sopravvivere da sole e su chi abbia potuto aiutarle. Capirà presto di essere di fronte a uno spirito malefico disposto a tutto pur di proteggere le "sue" figlie.
Approfondimento
LA MADRE: DA UN CORTO ALLA PRODUZIONE DI GUILLERMO DEL TORO
La madre è il primo lungometraggio diretto da Andreas Muschietti che, con alle spalle la produzione esecutiva di Guillermo Del Toro, allarga la storia già raccontata nel 2008 nel corto Mama, scritto da Muschietti insieme alla sorella Barbara. Girato nell'arco di un solo giorno nel 2006 e lavorato in postproduzione per ben due anni, il corto nasceva come semplice esercizio di stile, utile a Muschietti per dimostrare di essere in grado di creare non solo spot umoristici ma anche qualcosa di oscuro e tenebroso. In Mama si raccontava di Victoria e Lilly, due ragazzine intrappolate nella loro casa e terrorizzate da una creatura spettrale conosciuta solo come "mamma" che le insegue fino a quando le blocca alla fine di un corridoio. Il successo riscontrato nei vari festival internazionali in cui Mama è stato presentato - da attribuire alla brevità ma anche allo sfruttamento di un archetipo primordiale come quello della madre possessiva - ha attirato l'attenzione di Guillermo del Toro, rimasto piacevolmente colpito dalla decisione di Muschietti di rendere, come nella tradizione delle fiabe dell'est Europa, due bambine protagoniste di un'intensa storia di paura.
Per la stesura della sceneggiatura di La madre, i fratelli Muschietti sono stati affiancati da Neil Cross (autore della serie tv Luther) e il risultato della loro collaborazione ha portato a una nuova versione delle vicende di Victoria e Lilly, alle prese con la primaria necessità che le madri hanno di proteggere le loro creature.
COMPORRE LA FAMIGLIA
Nel selezionare gli attori per La madre, Muschietti e i produttori erano consapevoli del ruolo chiave giocato da coloro che avrebbero composto la famiglia di Victoria e Lilly dopo il ritrovamento nel bosco. I salvatori delle due bambine sono lo zio Lucas e la fidanzata Annabel, certamente non ancora pronta per la maternità. La bassista Annabel e il suo spirito libero hanno sempre sostenuto Lucas durante gli anni trascorsi a cercare le nipotine scomparse. Seppur dapprima restia all'idea che le sia affidata la loro custodia, Annabel si lascia poi coinvolgere anche più del dovuto. L'affetto che Annabel prova per le ragazze è la causa scatenante della rabbia e della furia della "madre", che non vuol perdere il suo status di "madre migliore". Ad interpretarla, con un mix di grande forza e vulnerabilità, è Jessica Chastain, reduce da un anno in cui il suo nome si è imposto sullo scenario internazionale grazie a film come The Tree of Life, The Help, Wilde Salome e Zero Dark Thirty. L'attore che avrebbe giocato il doppio ruolo dell'artista Lucas Desanges e del gemello Jeffrey, finanziere di Wall Street, doveva invece essere in grado di interpretare due personggi estremamente differenti: da un lato, il padre che, in un momento molto pericoloso, spinge le figlie verso il bosco e, dall'altro lato, lo zio che, impreparato ad essere padre, sente addosso una responsabilità enorme (nessuno, inoltre, sa veramente cosa sia successo il giorno in cui Victoria e Lilly sono scomparse). La scelta per le due parti è ricaduta su Nikolaj Coster-Waldau, star della serie tv Il trono di spade.
Per i ruoli critici delle due bambine, in scena per gran parte del film, sono state scelte Megan Charpentier (10 anni) e Isabelle Nelisse (8 anni). Come nel cortometraggio da cui ha origine il film, la madre è interpreta dall'attore spagnolo ed esperto di movimenti Javier Botet, che Muschietti ha notato nell'horror [Rec].
Completa il cast principale l'attore Daniel Kash, chiamato a rivestire i patti del dottor Dreyfuss, lo psichiatra incaricato di prendersi cura del ritorno alla normalità di Victoria e Lilly.
CREARE PAURA E TENSIONE
Muschietti ha immaginato il personaggio della "madre" come un dipinto di Amedeo Modigliani lasciato a marcire, traendo spunto dal pop surrealista dell'artista Chet Zar. Alle stesse premesse si sono attenuti anche il direttore della fotografia Antonio Riestra, la scenografa Anastasia Masaro e il costumista Luis Sequeira per ogni singolo fotogramma di La madre.
La produzione del film ha avuto inizio nell'autunno del 2011 presso i Pinewood Studios di Toronto. Poiché gran parte dell'azione (ad eccezione della baracca nel bosco) si svolge in una anonima casa di periferia e non in un castello inquietante o in un palazzo decrepito, è stato particolarmente complicato costruire un set capace di trasmettere le peggiori paure. Masaro ha allora optato per colori scuri - marrone e nero - per l'universo che circonda Annabel mentre il mondo delle due bambine è costellato di colori più vivi come giallo, blu e verde, restituiti però con tonalità sporche.
Ad accumulare tensione provvedono però i movimenti della camera da presa, che non lasciano vedere al pubblico ciò che invece questi desiderebbe vedere, e la fisicità della "madre", completata dagli effetti speciali di Edward Taylor e dalle protesi (che allungano collo e dita di Botet) create dal team di Montse Ribé e David Martí (La spina del diavolo, Il labirinto del fauno, Hellboy).
Note
La Madre non manca delle consuete impennate di volume e degli attacchi di stupidità dei personaggi tipici del genere, ma si tratta di tòpoi di cui non eccede in favore di un’atmosfera che angoscia per il destino delle due bambine e di Annabel. Originale nella sua prospettiva femminile e adulta, La Madre vanta una creatura digitale piuttosto insolita, non iperrealistica ma volutamente straniante: come dice il regista «un Modigliani lasciato a marcire». Notevole il finale, che dimostra di credere davvero nella storia raccontata: una sincerità che non lascia indifferenti.
Trailer
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Commenti (10) vedi tutti
Non è esattamente un film horror, è più un film alla Del Toro (qui produttore), tra il fantastico, l'onirico e il pauroso. Nulla di speciale, comunque è fatto bene e sa coinvolgere. Voto: 3 stelle (2024)
commento di robynestaDiscreto horror
leggi la recensione completa di Furetto60Rispetto ad altri film del genere con protagonisti i bambini, spicca l'assoluta mancanza di senso nel comportamento dell'entità malvagia.
commento di California Mountain SnakeUno schifo!
commento di Ethan01La storia è abbastanza originale, ma ha i classici difetti di questa categoria, cmq è raccontata con i giusti toni e gli effetti horror sono ben dosati. Finale un po' cartoon, ma piuttosto struggente. Amo la Chastain, ma qui è proprio fuori parte. Resta la meraviglia di quanto si riesca a far recitare bene i piccoli attori. Voto 7.
commento di ezzo24Tensione , ma metto 5 e mezzo
commento di eros7378Tra gli horror degli ultimi anni, questo non è uno dei peggiori.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiSi cerca di spaventare lo spettatore con musica e visioni improvvise di fantasmi ,a volte ci riesce;ma il dominio del digitale penalizzano la pellicola.
commento di wang yuUn filmaccio horror che scimmiotta quelli che arrivano sovente dall'oriente pieni di rumori ed effettacci.Gli attori sembrano solo dei robot che tentano di recitare e poi c'e' solo tanta atmosfera.Na boiata pazzesca…senza limiti.Pessimo.
commento di eziomadre mia…2 1/2
commento di ale861