Regia di Sam Raimi vedi scheda film
Lasciato da parte l’uomo ragno, Sam Raimi si imbarca in una nuova avventura ad alto budget targata Walt Disney che, come ovvio che sia in questi casi, richiede dei compromessi.
La mano del regista si vede, alcune scelte cromatiche sono bellissime, ma poi la condotta porta con se toni a volte fin troppo semplistici, da favola anche piuttosto banale.
Oscar Diggs (James Franco) è un mago senza alcun principio che in fuga da una resa dei conti si trova catapultato con la sua mongolfiera nel mondo di Oz.
Qui viene scambiato per il mago in grado di salvare il mondo da una strega malvagia, ma quanto appare in prima battuta non è proprio la realtà.
La sua capacità di ingannare il prossimo per una volta potrebbe servire per qualcosa di buono.
Pellicola molto attesa che non mantiene tutte le premesse, ma che possiede comunque la sua personalità per quanto la fantasia molto enunciata abbia un po’ il sapore burtoniano.
L’inizio è folgorante, con titoli di testa dal sapore amarcord ed un prolungamento/introduzione in bianco e nero con conseguente accesso al colorato mondo di Oz a generare un gioioso contrasto.
Il meglio però lo si trova qui e nel finale che gioca a pieno titolo sulle poche indubbie, e poco etiche, capacità del protagonista, in mezzo invece ci si trova effettivamente un po’ pochino.
Un divertimento di maniera, un po’ di umorismo offerto per lo più dalla scimmietta, con tre streghe/attrici che avrebbero consentito di osare assai di più, ma qui si ritorna sulla questione di base, per cui di fronte a certe produzioni bisogna far di conto (ma lo si poteva fare comunque meglio).
E con “Spider-man” questo equilibrio a Sam Raimi era uscito decisamente meglio, certo gli scenari sono di tutt’altro tipo, qui si entra nel campo della fantasia e questa appare sovente troppo artefatta, il tono favolistico prende il sopravvento anche se poi sul finale ci si riprende.
L’illusione diventa la vera magia, un colpo di coda tanto intelligente quanto appropriato per non perdere credibilità e poi tutto torna (finalmente) ad avere le sembianze di vero cinema.
Per quanto riguarda il cast, James Franco possiede di natura l’indole un po’ mascalzona che manifesta il protagonista (più arruffone che simpatico), mentre le tre streghe non sfondano, dolce ma innocua Michelle Williams, mefistofelica senza grosse possibilità Mila Kunis, malvagia senza particolari sbocchi Rachel Weisz.
Alla fine ne esce fuori un blockbuster con solo alcune incursioni intriganti e con tanti accomodamenti alle spalle, per un risultato comunque soddisfacente, ma rimane la sensazione che Sam Raimi non abbia avuto tanta libertà d’azione.
Disneyano.
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