Regia di Tony Gilroy vedi scheda film
Robert Ludlum riposa in pace da tempo.
Ma da qualche parte (e dove se non a Hollywwod ?) qualcuno ha ancora intenzione di fare montagne di soldi sfruttando in ogni modo il fascino e la popolarità della Sua creatura letteraria più famosa: “l’uomo senza volto” Jason Bourne.
Per fare ciò i potenti boss delle case di produzione hanno deciso di andare (per certi versi, ma anche no) sul sicuro ed affidarsi alle mani di Tony Gilroy (purtroppo inutilmente traballanti come “Greegrass-o-come-diavolo si chiamava” insegna. SIGH!) già sceneggiatore della saga di Bourne, qui anche regista. (un passo indietro rispetto al suo debutto).
In “Bourne Legacy” quindi ,con una vera magia, la saga di Bourne continua: ma con un nuovo attore (un Jeremy Renner in gran forma che vince la sfida con il predecessore Matt Demon) ed un nuovo personaggio, ovvero Aaron Cross, ennesimo super(man) agente segreto, inseguito da tutto e da tutti. Roba da far impallidire il mitico James Bond, perchè “il nostro” è addirittura geneticamente alterato: dunque quasi (piccole “pilloline” a parte) indistruttibile.
Quindi pronti e via con la consueta girandola di azioni top secret, spionaggio industriale, inseguimenti mozzafiato in ogni dove. C’è persino una parentesi quasi romantica, con la bella (manco a dirlo, donne normali e/o persino cessi, come nella realtà di tutti i giorni, mai e poi mai ad Hollywood. Pacino/Donnie Brasco direbbe: “che te lo dico a fare”.) dottoressa/chimica di turno, interpretata efficacemente da Rachel Weisz, nella realtà , curioso, moglie di Daniel “Bond”Craig.
A tratti c’è da divertirsi, anche se la sensazione di “deja vu” è palpabile. La struttura del film poi è complessa e farriginosa nel ricollegarsi, sfiorandole, alle vicende del “vecchio” Jason Bourne. Comunque, nonostante la mano “di cui sopra” di Gilroy, “Bourne Legacy” regala qualche momento avvincente (segnatamente le sequenze iniziali in montagna e quelle frenetiche ed acrobatiche a Manila). Peccato non venga utilizzato a dovere Ed Norton, mente diabolica e senza scrupoli:il suo personaggio è troppo poco presente e finisce per essere marginale. Purtroppo non è la prima volta che accade, basta guardare la Sua filmografia. Visto il discreto successo economico, ovviamente per il secondo episodio è solo questione di tempo. Voto: 6,5
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