Regia di Scott Derrickson vedi scheda film
Chi ha massacrato una famiglia quasi intera appendendone i membri ad un albero per il collo,con un cappuccio in testa?E chi ha mandato al Creatore un altro nucleo familiare nel 1966 legandoli ad un lettino e gettandoli nella piscina di casa?Sono diversi casi che in comune tra loro hanno,appunto,l'eccidio di un madre,un padre e un figlio,facendone sparire l'altro,in località diverse degli States,a distanza di anni,e lo scrittore di thriller in crisi,che medita un rilancio con un libro-inchiesta su questi omicidi porta i suoi cari,ignari,proprio nella casa nel cui giardino è stata compiuta l'impiccagione multipla.In soffitta troverà uno scatolone contenente un piccolo proiettore e dei filmini super8 che forse sarebbe meglio non visionare.Horror costruito come un thriller psicologico,claustrofobicamente ambientato quasi interamente al chiuso,che entra a passi felpati nella dimensione orrorifica aumentandola via via che si va verso la conclusione,"Sinister" è,fin qui,il lavoro più interessante di un regista non impeccabile come Scott Derrickson:giungendo ad un finale assolutamente non consolatorio e macabro assai,il lungometraggio ottiene di suscitare qualche brivido nello spettatore con mosse non dozzinali,quali la sparizione della luce improvvisamente,il dubbio che il protagonista,un personaggio fin dall'inizio poco gradevole e discutibile,nel quale Ethan Hawke entra senza tentare di renderlo più piacevole al pubblico,sia forse affetto da qualche tara mentale,e lo scioglimento nel più tetro dei modi della vicenda.Pur scansando la logica che farebbe sollevare più di un ragionevole dubbio nello spettatore con la spiegazione della dinamica dei delitti (razionalmente di difficile effettuazione),la sceneggiatura,con qualche tentennamento e con qualche clichè di troppo,arriva a sviluppare un horror interessante e spinoso,non sempre valorizzando del tutto i personaggi di contorno.
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