Regia di Scott Derrickson vedi scheda film
Dopo "The exorcism of Emily Rose" e il non riuscito remake di "Ultimatum alla Terra", il giovane regista Scott Derrickson torna dietro la macchina da presa per un film che riesce a regalare qualche momento di sana paura nonostante la presenza di tanti, forse troppi luoghi comuni.
Protagonista del film è Ellison Oswalt, uno scrittore in crisi creativa interpretato da Ethan Hawke, il quale regge praticamente tutto il film sulle spalle, offrendo una prova d' attore convincente. Ellison scrive romanzi basati su cruenti fatti di cronaca, e per questo decide di trasferirsi con la famiglia nella cittadina di King County proprio nella casa dove l' anno prima è stata uccisa un' intera famiglia, ad eccezione della figlia più piccola scomparsa nel nulla. Il ritrovamento in soffitta di alcuni video girati in Super8, porterà Ellison a scoprire terribili verità.
Pregi del film sono una sottile aria di ambiguità e le atmosfere cupe, ma gli elementi che il regista mette quà e là per confondere lo spettatore e allontanarlo dallo svelamento della verità risultano prevedibili e poco efficaci. Se nelle intenzioni della pellicola voleva esserci una riflessione sulla potenza dello sguardo, Derrickson manca totalmente il colpo, identificando l' origine del male nella figura di un "Uomo Nero" poco carismatico e decisamente banale nella sua rappresentazione. Il livello di suspance è quasi sempre alto ma troppo legato alla oscura fotografia e soprattutto agli effetti sonori, un pò poco per un horror degno di questo nome. I video girati in Super8, rappresentano i momenti più ispirati e convincenti di un film che a mio avviso è un buon horror per adolescenti.
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