Regia di Pete Travis vedi scheda film
Come spesso mi capita, ho visto questo film perchè immaginavo non fosse impegnativo e così è stato. I film distopici o con futuri prossimi o “futuribili” mi intrigano e così spinto anche dalla presenza di due attori noti come Karl Urban e soprattutto Lena Headay (che trovo fascinosissima proprio perché non è perfetta ed in questo film ha addirittura i denti neri e una vistosa cicatrice nel volto).
Premetto che la recitazione di Karl Urban è perlomeno discutibile e ricorda molto quella degli attori che hanno impersonato Robocop: quindi movenze robotiche, unica espressione dal naso in giù, con le labbra sempre atteggiate in senso di disgusto, addirittura non si vedono mai gli occhi dell’attore e quindi lo si riconosce solo perché si conosce l’attore per altri film.
In sintesi, un film western in salsa post-apocalittica, nessuna pretesa di veicolare contenuti e sparatorie nell’ambito di una megacostruzione che abbozza una società moderna in cui nessuno vorrebbe vivere.
Posso consigliare il film solo agli amanti del genere.
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