Regia di Jonathan Levine vedi scheda film
In una realtà distopica nella quale il solito virus ha trasformato parte della popolazione in zombie affamati di cervelli e relegato i viventi nel complicato ruolo di prede, R, un non morto che conserva un barlume di sentimenti, incontra Julie (R e Julie, i nomi vi dicono nulla?), la figlia del capo della resistenza umana, e inaspettatamente se ne innamora, invece di farne un sol boccone. Mentre il calore della vita sembra cominciare di nuovo a scorrere nelle sue vene, cercherà di proteggere la ragazza dai propri simili, ma dovrà a sua volta difendersi dal grilletto facile del potenziale "suocero", il colonnello Grigio, spietato sterminatore di zombie.
Amor Omnia Vincit, potrebbe essere il motto di questa garbata romanticheria horror per adolescenti, tratta da un romanzo di Isaac Marion, che, raccontando l'amore contrastato tra giovani di mondi diversi, occhieggia furbamente all'archetipo shakesperiano di Romeo e Giulietta, inserendosi nel lucrativo filone post-Twilight. Warm Bodies è una pellicola graziosa e innocua, che inizia in maniera intrigante per poi appiattirsi su uno svolgimento lineare e favolistico, pieno di buoni sentimenti all'insegna del politicamente corretto, ma privo di grandi sussulti. Ottimo il cast, i protagonisti Nicholas Hoult e Teresa Palmer hanno belle e pulite "facce da cinema", mentre John Malkovich è un comprimario di lusso e Rob Corddry un'adeguata spalla comica. Piacevole la colonna sonora (non manca l'omaggio al vinile che oggi fa tanto tendenza) e gradevolmente leggera la regia di Jonathan Levine.
Carino: 6/10.
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