Trama
R (Nicholas Hoult) è un giovane zombie in piena crisi esistenziale che, a differenza della sua stirpe che sta mettendo a ferro e fuoco gli interi Stati Uniti, sogna di poter avere una vita normale. Senza ricordi del passato e senza alcuna identità, dopo aver ucciso un adolescente umano e averne mangiato il cervello, ne conosce la fidanzata Julie (Teresa Palmer), la cui dolcezza e vitalità lo spingono a provare emozioni mai conosciute prima e prendere una decisione che modificherà per sempre il destino dell'intero pianeta.
Approfondimento
WARM BODIES: DA UNA STORIA ON LINE AL FILM
Warm Bodies trae il suo spunto originario da una breve storia pubblicata on line dal titolo I am a Zombie Filled with Love. Il successo riscontrato ha spinto l'autore Isaac Marion ad espandere il racconto e a trasformarlo in un romanzo, edito nel 2010. Riduttivamente definito come una storia d'amore zombie, Warm Bodies ha affascinato la produttrice Bruna Papandrea (Milk, Love & Secrets) che, alla prima lettura, ha voluto acquistarne i diritti per una trasposizione cinematografica. Ciò che di Warm Bodies ha colpito la Papandrea è innanzitutto la scelta di Marion di distaccarsi dal cliché delle opere con zombie protagonisti che vedono opporsi bene e male, vita e non morte o umani e zombie. Marion ha infatti esplorato le zone di mezzo, quelle nelle quali un umano diventa prima zombie e poi torna ad essere nuovamente umano: metaforicamente, le transizioni possono essere considerate universali e rappresentare le fasi della vita di un uomo che, uscendo da una fase emotivamente distaccata, comincia a riassaporare le gioie della vita.
Papandrea ha poi convinto lo sceneggiatore e regista Jonathan Levine (50 e 50, Fa' la cosa sbagliata) a dirigere il film. L'iniziale resistenza di Levine a fare un film basato su un romanzo per young adult è diminuita quando ha appurato l'estro creativo e i toni speciali del libro. Scrivendo la sceneggiatura del film insieme allo stesso Marion, Levine ha individuato nel rapporto tra il protagonista R e Julie il fulcro di una storia che, tra il Romeo e Giulietta di Shakespeare e il Frankenstein di Mary Shelley, mescola romanticismo, avventura, comicità e horror.
UN FILM DI ZOMBIE ATIPICI
Seppur particolarmente originale, Warm Bodies per i temi trattati entra di diritto nella tradizione dei film di zombie che, a cominciare da La notte dei morti viventi di George Romero, veicolano contenuti sociali. Il tema principale, infatti, si concentra su come la gente abbia dimenticato cosa vuol dire essere umani: è attraverso l'interazione tra R e Julie che gli altri, zombie e umani stessi, ne riscoprono il significato. Nonostante poi l'esistenza degli "Ossuti" - un tipo di zombie che si sono ormai spinti oltre la linea del non ritorno -, Warm Bodies presenta meno scene gore e di disintegrazione fisica rispetto ad altri film del genere. Una delle scorciatoie utili ad alleviare l'orrore è data poi dalla trovata di far rivivere ai zombie i ricordi delle vittime di cui hanno mangiato il cervello. È così che R si innamora di Julie: mangiando il cervello del di lei fidanzato Perry e rivivendone i ricordi.
UN CAST DI ATTORI EMERGENTI E VETERANI
Per i ruoli principali di Warm Bodies, i realizzatori hanno puntato su un mix di attori emergenti e veterani. Il protagonista R, un non morto che vaga vicino all'aeroporto abbandonato che gli fa da casa alla ricerca di un contatto che lo faccia sentire vivo, è interpretato dal giovane attore britannico Nicholas Hoult, già visto sul grande schermo (About a Boy. Un ragazzo, A Single Man) ma noto soprattutto per la serie tv inglese Skins. Per Hoult, una delle sfide maggiori da affrontare era il fatto che, inizialmente, R non parla - una condizione che cambia man mano la storia progredisce - ed è costretto a comunicare solo attraverso il movimento, gli occhi e/o i gesti che fa. Tra le cinque diverse attrici che hanno sostenuto il provino con Hoult, la parte della "viva" Julie Grigio è stata assegnata all'attrice di origine australiana Teresa Palmer (Sono il Numero Quattro). Dal carattere forte e dal buon cuore, le cose per Julie hanno cominciato ad essere terribili dopo che sua madre è stata uccisa da uno degli zombie. L'incontro con R è però capace di farle superare l'infelicità e di donarle nuovamente la speranza, anche se tra i due non è amore a prima vista.
General Grigio, dogmatico padre di Julie e leader dei sopravvissuti umani, ha il volto di John Malkovich. Incaricato di sterminare gli zombie, General Grigio ha un'improvvisa evoluzione sul finale, quando assiste a qualcosa che non avrebbe mai creduto possibile. Rob Corddry interpreta invece M, il miglior amico di R, il cui cambiamento è un punto chiave (per i sottotesti implici) di tutto Warm Bodies.
Perry, il fidanzato di Julie di cui R mangia il cervello, è interpretato da Dave Franco, fratello minore del più celebre James. Nonostante muoia nei primi 10 minuti, Perry è un importante filo conduttore nella storia d'amore tra R e Julie e la sua storia personale torna fuori attraverso diversi flashback. Il ruolo di Nora, la migliore amica di Julie, è infine andato a Analeigh Tipton (Crazy, Stupid, Love, Il calabrone verde), a cui spetta il compito di tenere alto il lato spiritoso del film.
ZOMBIE A MONTREAL
Sono tre le aree in cui si svolge Warm Bodies: l'aeroporto abbandonato dove vivono R e gli altri zombie, la Green Zone murata - dove ha casa General Grigio e l'umanità prova a sopravvivere - e la Dead Zone fuori dalle mura, in cui in un paesaggio desolato si muovono liberi gli zombie. Tutte e tre le aree sono state trovate (o ricostruite) a Montreal, dove i realizzatori hanno avuto la fortuna di avere a disposizione Mirabel, un vero aeroporto abbandonato da una mezza dozzina di anni e in uso solo per qualche aereo cargo. Dapprima ribattezzato per Warm Bodies Barack Obama International Airport, Levine ha poi optato per un meno invadente Isaac Marion International Airport, rendendo omaggio all'autore del romanzo. Lo scenografo Martin Whist ha invece provveduto a rendere differenti la Green Zone e la Dead Zone, ricavate nel centro storico della città canadese.
Per mostrare i segni dell'apocalisse zombie e la consapevolezza dell'umanità di essere di fronte a una nuova peste, i palazzi della Dead Zone sono ricoperti anche di graffiti realizzati con speciale materiale plastico e ispirati al lavoro di Shepard Fairey e al suo celebre "André the Giant Has a Posse".
Per dar vita agli "Ossuti", si è fatto infine ricorso agli effetti speciali e alla tecnica della motion capture, prendendo ispirazione da alcune foto del periodo della Grande Depressione e da immagini di minatori di carbone.
Note
il film di Jonathan Levine è un romanzo di formazione putrescente ed entusiasta, ventilato dalla freschezza delle pagine d’origine (di Isaac Marion, autore esordiente) e cavalca il filone dell'urban gothic pieno di risvolti erotici e sentimentali. Levine si prende adorabilmente in giro senza dimenticare l’essenza di ogni rivoluzione: il battito cardiaco del singolo può rimettere in circolo il sangue di un popolo. Vivo o (non) morto che sia.
Trailer
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Commenti (7) vedi tutti
Nonostante attinga dai vari film come zombie, La Bella e la bestia, nonostante non riesca diventare un riferimento, probabilmente per il finale abbastanza scontato, riesce comunque a mettere qualcosina di suo. La realizzazione comunque abbastanza curata nei dettagli lo rende guardabile senza pretese e meritarsi un 6-
commento di giancaudioBizzarro mix tra romance adolescenziale, horror apocalittico e humour grottesco: si lascia guardare, non senza suscitare qualche riflessione sulla società odierna.
commento di Fanny SallyIl film è fatto abbastanza bene però parte da un concetto molto strano, in pratica bisogna guardarlo senza farsi troppe domande
commento di ControventoOriginale, da vedere ma senza pretese
commento di griseldaIl film è carino, l'idea originale, in effetti non era mai stata pensata una cosa del genere.Funziona.
commento di sigourneyrulesl'idea non e male ,almeno un film di zombi pensato dal loro punto di vista
commento di danandre67Mah, un film per adolescenti, un horror molto soft dalla morale bella e pulita: l'amore ci sava e ci salverà sempre…girato in modo semplice, senza infamia e senza lode.
commento di isabo