Regia di Gary Harvey vedi scheda film
Ispirata dall'immancabile storia vera di cronaca americana, "Tiffany Rubin" è una, tutto sommato, dignitosa produzione televisiva che si occupa di una delle tante madri coraggio di questi nostri tempi oscuri. Tempi in cui possono rapirti un figlio e portarlo dall'altra parte del mondo senza che nessuno possa dire o fare nulla per impedirlo. Tempi governati da cavilli legali di dubbia moralità, tempi in cui è difficile sopravvivere se non si è determinati e pronti a tutto. Tiffany ne sa qualcosa perché arriverà sino a Seoul per riabbracciare il figlio sottrattole con l'inganno da un padre naturale a dir poco degenere. Un dramma convenzionale ed abbastanza prevedibile ma girato meglio della media con una macchina da presa che non ha paura d'incollarsi alla sua protagonista nonostante la piega poco felice degli eventi. Notevole la prova di Taraji P.Henson che dopo aver interpretato diverse figure materne su grande schermo - da "Baby Boy" a "Benjamin Button" e "Karate Kid" - approda qui ad una delle sue più sentite e migliori interpretazioni. Intensa e determinata.
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