Regia di Jill Sprecher vedi scheda film
Un assicuratore in difficoltà economiche intravede la possibilità di fare il colpaccio quando scopre che un vecchietto solitario conserva in casa un prezioso violino. Vedere uno dei (purtroppo) rari film di Jill Sprecher significa ritrovare ogni volta il piacere del cinema. Siamo ancora in ambiente impiegatizio, come nel meraviglioso Clockwatchers e parzialmente anche in Tredici variazioni sul tema, ma da qui si sviluppa una storia che richiama il Raimi di Soldi sporchi: non solo per l’ambientazione in paesaggi ghiacciati, ma soprattutto per il modo implacabile in cui la situazione via via si complica, portando a un vicolo cieco. Sempre sottostimato Greg Kinnear, dalla faccia troppo normale per diventare un divo. L’unico problema è lo sconsiderato sottotitolo dell’edizione italiana, che fa pensare erroneamente a una commedia e anticipa pressoché tutto: così quella che doveva essere la rivelazione finale non procura nessuna sorpresa; ma non è colpa della regista.
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