Regia di David Brooks vedi scheda film
Il maniaco del Bancomat. Mai scegliere uno sportello nel bel mezzo del nulla, il rischio è quello di imbattersi in uno squilibrato col Woolrich deciso a non farvi uscire vivi dal prelievo. È quello che succede a tre giovani colleghi dopo un party aziendale, così, senza alcun motivo se non per il diletto di uno psicopatico. L’eterna condanna del trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato. Uno slasher urbano a credibilità zero che non si scomoda a tratteggiare personaggi o a sviluppare una qualsivoglia trama al di fuori della solita dinamica vittima/carnefice. Di fatto, il film di David Brooks si trascina stancamente di banalità in banalità, compiaciuto di quella singola idea di partenza, peraltro forzatissima, sino ad un gran finale di rara bruttezza e improbabilità. Dilettanti allo sbaraglio, davanti e dietro la macchina da presa.
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