Regia di Ursula Meier vedi scheda film
Non basta lo stile aciutto e l'assenza di ogni spettacolarizzazione per fare del neorealismo. Deve emergere tutta la pesantezza del quotidiano, la trama tormentata di questo nostro vivere, esposta con spietata chiarezza. Questo film 'mette in scena' la realtà ma non pulsa di realtà. Battisti direbbe non c'è tensione, non c'è emozione e, quindi, nessun dolore. E come può esserci realismo senza dolore? Si tratta di un esercizio accademico, tanto più falso in quanto abusa del linguaggio della verità. Non basta la volontà di guardare oltre la superficie, bisogna avere il talento e, soprattutto, il coraggio per farlo. Fino in fondo.
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