Regia di Ursula Meier vedi scheda film
Anche in Svizzera ci sono povertà, disagio e case popolari. La Meier ce lo racconta in questo splendido film che facendo perno sui due attori principali, Simon e la "sorella", bravissimi, riesce a raccontare una storia che piacerebbe moltissimo ai Dardenne, a cui la Meier è evidentemente debitrice. Un'infanzia priva di tutto che si muove fra le nevi "d'alto bordo" delle località svizzere e i lunghi falsopiani adagiati sotto le Alpi, ma soprattutto una storia universale di solitudini, affetti inesistenti o zoppicanti e soliutdini. Ha pure un finale bellissimo, con lo scenario muto e maestoso delle Alpi, finalmente restituite ai silenzi che gli competono. Da vedere.
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