Regia di Ursula Meier vedi scheda film
Senza gloria e senza infamia. Forse semplicemente inutilmente neorealistico. Narra di due giovani adolescenti, del loro disagio e disadattamento, della misera condizione in cui vivono. Di come un fratello minore si possa prendere cura della 'sorella' più grande d'età, fino a che tutto si svela. Il film sembra fatto in due parti, la prima inutile e stantia, dove non si capisce dove 'voglia andare a parare'; la seconda, invece, densa di significato precipitosamente versato in soli 30 mm. Comunque, ripeto, trattatasi di neorealismo inutile. Se volesse vedere rappresentato il disagio degli adolescenti, c'è da vederlo in ogni parte del globo e non serve a nulla spiattellarlo incorniciandolo sulle fredde vette turistiche della Svizzera. E' un film che arroccadosi nel realismo rischia di annoiare lo spettatore e di non incidere nel messaggio. P.S. per chi voglia addentrarsi sul disagio sociale in maniera serie e allo stesso tempo spettacolare suggerisco "City of God" di Fernando Meirelles; è tutt'un altro pianeta e fa meno freddo.
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