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Sister

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Regia di Ursula Meier

Con Léa Seydoux, Kacey Mottet Klein, Gillian Anderson, Martin Compston, Johan Libéreau, Jean-François Stévenin, Yann Trégouët... Vedi cast completo

In streaming Fonte: JustWatch VEDI TUTTI (5)

Trama

Il dodicenne Simon (Kacey Mottet Klein) vive a ridosso di un lussuoso ski resort nei pressi delle montagne svizzere, in una località frequentata da gente benestante e altolocata. Per sopperire ai bisogni dettati dallo stato di povertà in cui vive, Simon si arrangia rubando le attrezzature dei turisti per poi rivenderle per pochi spiccioli, utili a lui e alla sorella Louise (Léa Seydoux). Fingendosi figlio di ricchi genitori, Simon riesce a conquistare la fiducia dei turisti e, in particolar modo, di una famiglia inglese che si lascia conquistare dai suoi modi gentili. Dopo esser rimasta senza lavoro, Louise comincia a dipendere sempre più dai soldi del fratello, che li baratta in cambio di piccole attenzioni e affetto.

Approfondimento

UN RICORDO D'INFANZIA

Dopo aver cominciato le riprese di Sister, la regista Ursula Meier si è ricordata improvvisamente di un episodio dimenticato o forse rimosso, la cui memoria è giustamente riaffiorata non appena si è trovata di fronte al tournage: una vicenda a proposito di un ragazzo che aveva conosciuto molto tempo prima. Cresciuta ai piedi del Giura, una catena montuosa tra Francia, Svizzera e Germania, la regista era infatti solita recarsi a sciare in compagnia degli amici e si era ritrovata spesso a osservare un giovane coetaneo, che invece sciava quasi sempre da solo. Su di lui, circolavano strane voci e un giorno seppe che era stato allontanato da un ristorante perché accusato di aver commesso dei furti ai danni dei clienti. Non conobbe mai il suo nome ma ricorda perfettamente che lei all'epoca aveva 12 anni, la stessa età che nel suo film ha il piccolo Simon: una strana coincidenza che neanche lei sa spiegarsi. Forse la sua memoria aveva bisogno di rielaborare qualcosa che l'aveva colpita e di cui tante volte si era chiesta il perché.

UN FILM VERTICALE

Dopo aver realizzato Home (2008), un film in cui tutto si svolge in pianura, analizzando gli effetti della costruzione di un'autostrada sulle case circostanti, Ursula Meier ha sentito l'esigenza di realizzare un'opera che ribaltasse tale paesaggio e contenesse una visione verticale. Così, ha pensato di riprendere cosa accade in due mondi differenti: uno inferiore (una località posta in valle) e uno superiore (la stazione sciistica di montagna), collegati attraverso i cavi della funivia che attraversano il vuoto per salire verso la luce e scomparire tra le nuvole. Nella parte superiore, come in una metaforica scala delle classi sociali, si trovano i ricchi turisti, che provengono da ogni parte del mondo per godere dello spettacolo del sole che brilla sulla neve e che rappresentano il consumismo ostentato e dell'ozio. Nella parte inferiore, invece, c'è l'universo degli operai, continuamente in ombra e senza sole, dove la neve si è già sciolta, le case sono circondate dai fumi neri dei camini e gli edifici sono isolati. Sister racconta, nella fattispecie, del sogno di un bambino che vuol crescere in tutti i sensi - fisicamente, socialmente ed economicamente - e passare dalla parte inferiore a quella superiore. Per realizzarlo non esita a fingersi chi non è pur di sentirsi apprezzato "in alto", nel giardino delle delizie a cui tanto agogna di appartenere, ricorrendo anche a piccoli furti che gli permettano di inventare una vita fantastica e di presentarsi come il figlio di una coppia benestante. Quando ritorna al suo mondo, in basso, Simon scompare nel degrado e nella cattiveria, si perde dietro al destino della sorella Louise, che vivendo giorno per giorno spera solamente di poter scappare dalla miseria. A dividere i due mondi è solo la strada maestra che costeggia la montagna, una strada che segna il grande salto e da cui dipende il corso degli eventi.

DIETRO AL MONDO DEI RICCHI

Il mondo dei turisti è un circolo esclusivo a cui Simon può però accedere grazie alla fiducia e alla tranquillità con cui loro si relazionano gli uni agli altri: sono tutti ricchi e quindi non sospettano mai che qualcuno potrebbe derubarli tanto che, il più delle volte, ogni cosa viene lasciata incustodita. Per introdurvisi, Simon ha tuttavia bisogno di passare inosservato e di non destare i sospetti di nessuno. Per questo motivo, lo si vede sempre, dopo che si è cambiato nei bagni della stazione, vestito in maniera diversa: con tute, sci e occhiali di diverso colore che diventano quasi la sua divisa d'ordinanza, come fosse - mutata mutandis - quella indossata da un comunissimo lavoratore stagionale o il suo costume da ladro. Attraverso i suoi occhi è possibile, per la prima volta al cinema, addentrarsi all'interno di una stazione sciistica e scoprirne i segreti. Di solito, nei film, le montagne innevate fanno da sfondo alle commedie o servono solo come corollario scenografico oppure assumono un significato simbolico, trasformandosi in elemento liberatore o salvifico. In Sister, invece, Simon introduce lo spettatore nel "dietro le quinte", mostrando come accanto al giro di soldi dei turisti si nascondano lavoratori stagionali, sfruttati e sottopagati, che si muovono tra i bagni, gli scantinati, i sistemi meccanici delle seggiovie, le cucine e le loro piccole abitazioni che somigliano bunker.
Nonostante sia un film ancorato alla realtà, è difficile che lo spettatore riesca a riconoscere la località e la valle in cui è stato girato. Il paesaggio, contraddistinto per la maggior parte delle scene da scelte cromatiche che scandiscono i tempi della storia in maniera cronologica, appare in tutta la sua grandezza solo nel finale della storia, quando la montagna, dopo aver attraversato la sua alta stagione, tornerà ad essere vuota di turisti e Simon, approfittando di uno spazio troppo grande tutto per lui solo, potrà giocare come un bambino della sua età.

IL POTERE DEI SOLDI

Il denaro è al centro delle interazioni tra i personaggi. Banconote e monete passano di mano in mano: dai bambini della stazione sciistica a Simon, da Simon a Louise e, poi, di nuovo da Louise a Simon. Anche se all'inizio della storia, Simon e Louise si trovano in una posizione finanziaria precaria, Sister non è un film di denuncia sociale ma poggia sulle paure di un bambino che prova a lenire le sue angosce tramite un continuo movimento di soldi, come se questi fossero un riconoscimento al suo valore e alle sue capacità e potessero sopperire alla mancanza d'amore che avverte intorno a sé. Nel momento in cui si integra all'interno di una famiglia di ricchi turisti inglesi, Simon cambia radicalmente carattere proprio perché per la prima volta ha l'illusione di essere felice. Il denaro che lo rassicura, però, è lo stesso che lo spinge a divenire arrogante e sprezzante nei confronti di tutti e che gli dà una forma di potere sulla sorella Louise, che in cambio di qualche banconota gli concede briciole di affetto. Come in Home, anche in Sister la Meier ha voluto rappresentare una famiglia in lotta contro il mondo, con le sue regole e i suoi non detti: a guidare le danze, in questo caso, dovrebbe essere Louise ma, in assenza di una presa di autorità da parte della sorella, è Simon che decide autonomamente di cominciare a "lavorare" nel tentativo di conferire a se stesso un valore e di creare un'armonia di coppia.

Note

Ursula Meier, dopo un esordio smaccatamente metaforico, si muove in equilibrio sul filo di un cinema dove ogni inquadratura è immagine realistica e insieme simbolica, pedina i suoi strepitosi protagonisti fino a farci sentire l’affanno della vita quotidiana, mentre i due si dimenano per svestirsi di quel che sono costretti a essere, recitando ciò che non sono. Per poi, infine, farsi coscienti. Perché non è per dimostrarsi ladri o grandi uomini, l’occasione che cercavano. Ma per riconoscersi e comprendersi, lì, sospesi su quella funivia che collega e divide la terra e il cielo, la miseria dello stato delle cose e quella volontà di vivere chiamata desiderio

Trailer

Commenti (5) vedi tutti

  • Un film "quasi" neorealista,una vera sorpresa ,da non perdere assolutamente.

    leggi la recensione completa di ezio
  • Una località montana, dove nei grandi alberghi vivono turisti molto ricchi che distrattamente ogni giorno incrociano sulla funivia uomini, donne e ragazzini – abitanti del villaggio sottostante – che lavorano per loro. Talvolta su quella funivia si incrociano e prima o poi si guarderanno, finalmente, Simon e Louise.

    leggi la recensione completa di laulilla
  • Storia insolita (e brutta), poco interessante; voto 3

    commento di stokaiser
  • Sembra un film da rassegna, senza colpi di scena, ben fatto e niente di più. E invece, a un certo punto, il colpo di scena c'è, e cambia la prospettiva dello spettatore…

    commento di slim spaccabecco
  • SOGGETTO MOLTO PARTICOLARE CI FA VEDERE UN ASPETTO DELLA VITA CHE E ' MOLTO DIFFICILE IMMAGINARE: ALMENO PER ME. 

    commento di fralle
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Vedi anche
Recensioni

La recensione più votata è positiva

supadany di supadany
8 stelle

Dopo il metaforico e suggestivo “Home” Ursula Meier supera la classica prova del nove con questa sua opera seconda che riprende i tratti di dardenniana memoria aggiungendoci qualcosa di suo, di quello che aveva già fatto vedere di possedere, ovvero un talento non convenzionale con la volontà di fare scelte ardue, soprattutto non per caso, ma anzi con la consapevolezza… leggi tutto

14 recensioni positive

Recensioni

La recensione più votata delle sufficienti

laulilla di laulilla
6 stelle

  In una località svizzera di montagna arrivano molti ricchi turisti, così pieni di soldi da non preoccuparsi troppo se un ragazzino povero rubacchia il cibo dai loro zaini, o i guanti, o gli occhiali, o la giacca a vento o addirittura un paio di sci lasciati incustodit, che presto riacquistano senza problemi. Questo è ciò che vediamo sbigottiti davanti allo… leggi tutto

4 recensioni sufficienti

Recensioni

La recensione più votata delle negative

Enrique di Enrique
4 stelle

Sister costituisce una pagina filmica densa di mesto degrado ed emarginazione sociale. Perché all’ombra del benessere la lotta per la sopravvivenza non si guarda in tv. Perché l’amore cede il passo all’incuria, all’abbandono ed alla stoltezza. Perché il sentimento di affetto più naturale che ci sia forma oggetto, invece, di una disarmante,… leggi tutto

4 recensioni negative

2022
2022

Recensione

laulilla di laulilla
6 stelle

  In una località svizzera di montagna arrivano molti ricchi turisti, così pieni di soldi da non preoccuparsi troppo se un ragazzino povero rubacchia il cibo dai loro zaini, o i guanti, o gli occhiali, o la giacca a vento o addirittura un paio di sci lasciati incustodit, che presto riacquistano senza problemi. Questo è ciò che vediamo sbigottiti davanti allo…

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Recensione

stefanocapasso di stefanocapasso
7 stelle

Simon ha 12 anni, vive in un paese svizzero ai piedi delle montagne dove ricchi turisti trascorrono le loro vacanze invernali. Vive con la sorella, senza genitori, e mentre lui provvede a sbarcare il lunario rubando e rivendendo ogni giorni attrezzattura da sci rubata in montagna, la sorella passa da un lavoro all’altro e da una delusione amorosa all’altra. Il film di Ursula Meier…

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Recensione
Utile per 3 utenti
2021
2021

Recensione

ellebore di ellebore
4 stelle

Non basta lo stile aciutto e l'assenza di ogni spettacolarizzazione per fare del neorealismo. Deve emergere tutta la pesantezza del quotidiano, la trama tormentata di questo nostro vivere, esposta con spietata chiarezza. Questo film 'mette in scena' la realtà ma non pulsa di realtà. Battisti direbbe non c'è tensione, non c'è emozione e, quindi, nessun dolore. E come…

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Recensione
Utile per 2 utenti
2020
2020

Montagne tenebrose

ezzo24 di ezzo24

Film più o meno thriller, di ambientazione montagnosa o comunque nevosa, in alcuni casi nordica. Niente scalate, gente sperduta o film di guerra e western.

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Playlist
2019
2019

Recensione

alexio350 di alexio350
7 stelle

Un ragazzino vive solo con quella che parrebbe essere sua sorella, una mezza sbandata che pensa solo ai suoi vari amanti con poca o nessuna voglia di lavorare. Per sopravvivere, il ragazzino sarà costretto a rubare, soprattutto materiali da sci che poi rivende qua e là. Ma le umiliazioni e le disavventure non saranno poche. Film verità che mette in luce quanto sia difficile…

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Recensione
2017
2017
Nel mese di gennaio questo film ha ricevuto 3 voti
vedi tutti
Trasmesso l'11 gennaio 2017 su Rsi La2
2016
2016
Nel mese di agosto questo film ha ricevuto 3 voti
vedi tutti
2015
2015
Nel mese di settembre questo film ha ricevuto 4 voti
vedi tutti

Recensione

OGM di OGM
7 stelle

Simon ruba. Ha solo dodici anni, ma lo fa ogni giorno, alla luce del sole, in mezzo alla folla. Lo fa con il consenso della sua madre ancora ragazza, che, per la vergogna, si fa passare per sua sorella. Il bambino, ogni mattina, prende la funivia, sale verso le piste innevate e lì fa incetta di sci,  di berretti, di caschi, di guanti, persino di merende contenute negli zaini…

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Nel mese di giugno questo film ha ricevuto 9 voti
vedi tutti

Recensione

Utente rimosso (Pandacattivo) di Utente rimosso (Pandacattivo)
2 stelle

(premesso che sono persona dotata di spiccatissima sensibilità) Film brutto dalla modesta qualità fotografica ambientato in un luogo abbastanza suggestivo ma per niente valorizzato. Storia che frega in quanto la credibilità del ragazzino rende interessante la visione nonostante diverse palesi lacune di sceneggiatura. Un triste spaccato di vita di una coppia di…

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Recensione

Recensione

ezzo24 di ezzo24
7 stelle

Come spesso mi succede, ho visto questo film in dvd poche settimane prima che passasse in tv... Un piccolo gioiellino tutto costruito intorno ai due personaggi e alla loro condizione, con aspettative e speranze opposte (vedi ultima scena). Forse qualche dialogo è un po' sopra alle righe, ma va bene così. Ambientazione invernale per una Seydoux in gran forma. Piccola particina per…

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Recensione
2014
2014

Recensione

Kurtisonic di Kurtisonic
7 stelle

Che da poco più di vent'anni la palestra autoriale aperta dai fratelli Dardenne abbia sfornato fra i suoi estimatori una serie di cineasti che in qualche modo ne ricalcano le principali direttrici stilistiche soprattutto, e poi  di contenuto, e' un dato di fatto. Sono poi  gli sviluppi, i percorsi dei singoli a definire come raccolti quei segnali di profonda inquietudine che…

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Trasmesso il 19 novembre 2014 su Rsi La2

Recensione

michel di michel
8 stelle

La vita dura di due emarginati, un bambino intraprendente e una giovane sbandata, in un paese di ricchi. Il piccolo, costretto a fare da capo famiglia, ruba, lei sperpera e si prostituisce, la loro vita affettiva è un disastro. Film di gesti e di oggetti in un mondo dove le parole non scaldano e spesso non dicono la verità. La Meier si avvicina con grande pudore ai suoi personaggi…

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Recensione
Utile per 1 utenti
Nel mese di luglio questo film ha ricevuto 3 voti
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