Regia di Hal Ashby vedi scheda film
Non ci sono mai ababstanza modi per morire.Questo poliziesco di Ashby sembra una sintesi riuscita tra lo sguardo antropologico sulla tenebra che può stare nel cuore di un uomo di Friedkin e il glamour ostentato e vitale del primo Michel Mann.Intendo dire il Mann autore televisivo perchè il dipanarsi della vicenda,i completini che indossa il figurino e allora giovanissimo Andy Garcia,appassionato dell'architettura di Gaudì sembrano più in sintonia con la serie tv Miami Vice che con Strade violente.Mentre per ciò che riguarda le scene action siamo più dalle parti di Friedkin(forse anche dalle parti dello Scarface di De Palma).Comunque sia il film di Ashby riesce a essere un alternativa valida agli autori succitati nutrendosi della loro linfa vitale e inserendo qua e là il proprio tocco personale,quella pensosa malinconia insita nei suoi personaggi.Si parla di un polizotto alcolista,di trafficanti di droga di omicidi sanguinari e di una squillo(ma oggi va di moda chiamarle escort) che sta a cuore a un po'troppi uomini,compreso il trafficante,oltre che il poliziotto.La sceneggiatura scritta anche da Oliver Stone è zoppicante(perlomeno sembra molto più leggera rispetto ad altri polizieschi) e il film forse un po'ne risente ma il lavoro sugli attori è notevolissimo(Jefff Bridges ancora una volta si dimostra grandissimo attore) e rende questo film uno dei più bei polizieschi degli anni 80....
regia molto valida
bravissimo
per una così si potrebbe perdere la testa
particina breve ma importante
un trafficante psicopatico,reso con bravura...
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta