Regia di Christian Petzold vedi scheda film
La scelta di Barbara è essenzialmente una scelta di amore, di generosità, di altruismo. Nella Germania Est precedente alla caduta del muro di Berlino, una dottoressa molto in gamba trasferita in un ospedale di campagna vicino al mare ha in programma di raggiungere all'estero il suo uomo, che nel frattempo le pianifica e finanzia la fuga. Ma quando è il momento di partire, Barbara sceglie invece di far partire al suo posto una ragazza incinta giovanissima e perseguitata dal regime; di continuare a curare un ragazzo che ha tentato il suicidio per una delusione amorosa; insomma di continuare ad esercitare con passione la professione medica al fianco di un altro medico, anche lui generoso, altruista e intraprendente. Anche perché - va detto - scopre che il suo uomo, pur cercando di farla fuggire, non disdegna la frequentazione di altre donne, ad una delle quali ha promesso di sposarla.
Interessante soprattutto l'atmosfera della Germania Est riprodotta, di grigio squallore e soffocante controllo poliziesco, solitudine e mancanza di sogni e speranze al di là della fuga all'estero.
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