Regia di Jeff Nichols vedi scheda film
L'adolescenza viva di Stand By Me, gli incubi fluviali/palustri di Un Tranquillo Weekend di Paura e I Guerrieri della Palude Silenziosa, Mark Twain, l'ultimo sguardo rassegnato e innamorato di Mud e Juniper, i turbamenti e i dolori delle relazioni umane, la provincia americana dimenticata e indimenticabile, la voglia e la paura di 'essere', il Missisipi, la violenza, l'amicizia, il mare...
Grande film. Ritratto dolente e incantato di un mondo 'altro' rinchiuso nella durezza dei rapporti interpersonali (amorosi, famigliari, lavorativi), grimaldello per penetrare in uno spicchio d'umanità 'tipo' fra slanci e abissi d'animo. Oltre 2 ore per rincorrere una storia d'iniziazione alla vita, ipnotica per la mente e lo sguardo fra personaggi universali (l'eroe fascinoso e misterioso, il ragazzo in cerca di se stesso, il fuggiasco, la donna persa) e una messinscena cadenzata da rallenti d'atmosfera, incursioni decisive della colonna sonora ma sopratutto tanto cuore. Così Reese in una manciata di minuti e in duo con Matthew in una sequenza d'abbandono magistrale (la metto alla pari di quella clamorosa di Eady/Brenneman e Neil/De Niro in Heat) conquista tutte le nostre emozioni in balia/attesa del destino di Mud/McConaughey, mattatore, guida, esca e vittima del messaggio d'autore. Messaggio nato nel mondo teen negli estremi angoli degli USA dove le problematiche di questa età si amplificano confrontandosi con quel tipico 'No Future for Us' alla base di una storia drammatica tipicamente americana. Si naviga lentamente in queste acque fino alla resa dei conti liberatoria che lascia ad ogni carattere la possibilità di emanciparsi nella consapevolezza del calore umano, di un incontro decisivo, di un sorriso, di una foce e finalmente di un mare. Bravo Nichols avanti così!
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta