Regia di Jeff Nichols vedi scheda film
No more be grieved atthat which thou hast done:
Roses have thorns, and silver fountains mud:
Clouds and eclipses stain both moon and sun,
And loathsome canker lives in sweetest bud.
All men make faults, and even I in this,
Authorizing thy trespass with compare,
Myself corrupting, salving thy amiss,
Excusing thy sins more than thy sins are;
For to thy sensual fault I bring in sense,
Thy adverse party is thy advocate,
And 'gainst myself a lawful plea commence:
Such civil war is in my love and hate,
That I an accessary needs must be,
To that sweet thief which sourly robs from me.
(William Shakespeare, Sonnet XXXV)
Spero di essere riuscito a trasmettere, citando questa poesia, quello che credo rappresenti il cuore pulsante del film. La storia impiega circa un paio d'ore per giungere al suo compimento, un tempo che alcuni potrebbero ritenere eccessivo. Eppure la narrazione accattivante è, almeno nei miei riguardi, riuscita a motivare l'interesse scongiurando ogni possibile cedimento. Davvero non se ne avverte il peso e manco ci si accorge di quanto sia esile il racconto. A scanso di possibili equivoci, preciso che intendo "esile" nel senso di "essenziale", "scorrevole" e "sobrio". Perché a tenere desta l'attenzione e alto il coinvolgimento contribuiscono le prove dei due attori nei ruoli cardine: da un lato abbiamo il carisma magnetico di Matthew McConaughey (Mud), ormai lanciato sulla cresta dell'onda nell'accettare compiti e sfide più alla sua altezza rispetto al passato, al fine di riscattarsi agli occhi del mondo con una carriera rinnovata; dall'altra vince l'immediatezza libera e genuina del giovane Tye Sheridan (Ellis), che si apprezza in virtù del suo essere quanto di più distante dalle fastidiose sensazioni di artificioso e "costruito" che regnano altrove. Il regista è poi abile nel gestire i diversi passaggi dando vigore al dramma e alimentando il fuoco della suspense (fino all'ultimo sarà arduo distinguere i confini della verità; pur avvertendo che qualcosa è accaduto e accadrà, non troppo semplice e scontato sarà indovinare tutte le previsioni). L'intensità trova inoltre maggiore respiro nel sostegno della colonna sonora e nel riflesso desolante dell'ambientazione.
Due giovani ragazzini incontrano un fuggitivo su un'isoletta nel bel mezzo del Mississippi. Quest'ultimo, Mud, dice di aver ucciso un uomo in Texas e di essere per questo in fuga. Decidono quindi di aiutarlo a fuggire e a riunirsi con la sua ragazza.
Mantiene un saldo controllo sui diversi registri e senza sbavature colpisce nel segno.
Ha carattere e savoir-faire, con disinvoltura si cala nella parte di Mud. Bravo.
Juniper, la ragazza di cui Mud è innamorato.
Una piacevole sorpresa, tanto convincente e spontaneo che Ellis sembra autentico.
Neckbone, l'amico di Ellis, un buon personaggio di supporto.
Tom Blankenship, l'anziano vicino di Ellis.
Il triste padre di Ellis.
Mary Lee, la madre di Ellis.
Galen, lo zio scapestrato di Neckbone.
Mi è piaciuta. David Wingo riesce a trasportarci musicalmente in una dimensione pertinente.
Promosso così com'è.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta