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8 1/2

Regia di Federico Fellini vedi scheda film

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alan smithee

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La recensione su 8 1/2

di alan smithee
10 stelle

Marcello Mastroianni

8 1/2 (1963): Marcello Mastroianni

TFF 2013 - FESTA MOBILE - FEDERICO Fellini - 

RESTAURATI AL CINEMA

"-Hallò, come sta il nostro venditore di fumo" 

Una crisi esistenziale profonda e latente finisce per contagiare anche l'ispirazione artistica di un celebre regista, a riposo riabilitativo per qualche giorno presso una stazione termale.

Si chiama Guido Anselmi il protagonista, e resta uno tra i più affermati registi del momento, da cui tutti attendono jotizue concrete circa il suo prossimo progetto. Guido ha quarantatré anni, è da tempo ormai sta elaborando il suo prossimo film, per il quale ha già trovato i finanziamenti, le location, ma che si ritrova ad uno stato larvale quanto Alla definizione e scelta di personaggi ed interoreti.

Il periodo di riposo presso la stazione di cure termali viene trascorso da Guido cercando di coniugare i propri problemi fisici (una latente affaticamento cardiaco) con quelli della propria vita privata che lo vede circondato prevalentemente da donne, tra moglie, amante, e altre figure femminili che intervengono nella preparazione faticosa di un film che non attecchisce, almeno nella testa del regista, distratto da molte vicissitudini e ossessioni private, e poco proprnso a trovare una soluzione ad un lavoro cruciale che tutti attendono, tranne lui.

Marcello Mastroianni, Anouk Aimée

8 1/2 (1963): Marcello Mastroianni, Anouk Aimée

Eddra Gale, Sandra Milo

8 1/2 (1963): Eddra Gale, Sandra Milo

L'ottava opera (e mezza) di Federico Fellini è un film forse sin soudoratamente autoreferenziale, in cui l'autore cerca di elaborare le proprie ossessioni, le proprie titubanze, le mille vicissitudini che lo vedono suo malgrado coinvolto in decisioni da cui dipendono le sorti di opere che troppe persone attendono con smania ed eccessiva aspettativa.

Federico Fellini trova in Marcello Mastroianni il suo perfetto alter ego in quello che risulta probabilmente come la sua opera più personale ed evocativa di uno stile ed un arte unica che combina una realtà necessariamente edulcoratacda una visione poetica, ma anche erotica della vita, che porta al centro del suo essere figure di donne determinanti e differentemente sfaccettato, utili ed indispensabili a permettere al regista di affrontare con successo la propria urgenza creativa un po' tendente a disperdersi verso stimoli o curiosità apparentemente fuorvianti.

Sandra Milo, Marcello Mastroianni

8 1/2 (1963): Sandra Milo, Marcello Mastroianni

"Mi sembrava di avere le idee così chiare.

Volevo fare un film onesto, senza bugie di nessun genere.

Mi pareva d'avere qualcosa di così semplice, così semplice da dire, un film che potesse essere utile un po' a tutti, che aiutasse a seppellire per sempre tutto quello che di morto ci portiamo dentro.

E invece io sono il primo a non avere il coraggio di seppellire proprio niente. Adesso ho la testa piena di confusione, questa torre tra i piedi… chissà perché le cose sono andate così.

A che punto avrò sbagliato strada?

Non ho veramente niente da dire, ma lo voglio dire lo stesso."

La celebre, amatissima ma anche temutissima pellicola ottenne, tra gli altri molteplici riconoscimenti, l'Oscar al miglior film in lingua straniera e quello ai migliori costumi alla cerimonia del 1964.

8 1/2 è considerato uno dei capolavori indiscussi di Fellini e, più in generale, una delle migliori pellicole cinematografiche di tutti i tempi,oggetto di culto e imprescindibile fonte d'ispirazione per molte generazioni di registi. 

Marcello Mastroianni

8 1/2 (1963): Marcello Mastroianni

"ASA NISI MASA"...

Nel cast variegato primeggiano attrici indimenticate come Anouk Aimée nei panni di Luisa, moglie scordata e delusa del protagonista, Claudia Cardinale, che, nel ruolo della musa Claudia, musa del regista dalla bellezza abbagliante, utilizza per la prima volta in questo suo ruolo la propria particolare voce roca, per ferma decisione del regista stesso. Sandra Milo inoltre è Carla, l'amante svampita di Guido, e, tra lamoltitudine di ruoli, si notano anche Rossella Falk, Barbara Steele, Caterina Boratto e Annibale Ninchi.

Difficile diviene oggi riferire ancora qualcosa di originale, di sensato, di nuovo su 8 1/2, che rimane il capolavoro più intensamente autobiografico del grande maestro, forse l'essenza più pura ed intima del concetto di autobiografia, non è forse piu' possibile.

E a fine film, non ci si può esimere dal riflettere sull'ironia di fondo (quella che può scaturire solo da un genio assoluto) che fa sì che da un profondo disagio personale, che per ogni altro comune mortale potrebbe chiamarsi verosimilmente "mancanza di ispirazione, di idee", nel "maestro" del cinema italiano invece diviene l'opportunità per regalare al mondo la sua opera forse più complessa, densa, geniale, personale.

Anouk Aimée

8 1/2 (1963): Anouk Aimée

Un viaggio tortuoso e sofferto alla ricerca non tanto dell'ispirazione, ma piuttosto del coraggio di ammettere, prima di tutto a se stesso regista osannato e riverito, che il film non si puo' fare, che le idee sono molte ma confuse, che la nascita di una storia e' ancora molto lontana e l'insicurezza della propria vita, dei propri amori, delle proprie ossessioni, si rispecchiano sulle incertezze di un lavoro che non riesce a trovare una strada compiuta.

Meglio allora ripartire dalle salde radici della propria memoria, del proprio passato spensierato ed emotivamente fertile, per ritrovare il coraggio di affrontare le prove di una vita e le curve di una strada che spaventa per le incognite che si porta dinanzi a sé.

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