Regia di Federico Fellini vedi scheda film
Capolavoro, Fellini riesce ad esprimere tutto il suo malessere interiore con estrema sincerità, espone la sua confusione mentale, la sua lunaticità, è come se non si sentisse ancorato al suolo ma in costante fluttuazione, l'unico collegamento con la realtà consiste in chi lo circonda. Attraverso l'espressione della sua affettazione, della sua inettitudine ed abulia, rappresenta uno stato d'animo molto comune, un comune senso di smarrimento che porta lo spettatore ad immedesimarsi nel film. Fellini più che un regista è quindi un poeta, "8 1/2" è un'opera d'arte, ed in quanto tale non adatta a chiunque, ma nella società odierna siamo quasi tutti accomunati da un senso di alienazione, che "otto e mezzo" è in grado di rappresentare, peccato che non tutti colgano il suo significato, lo trovano semplicemente noioso, al nostro pubblico non piace la realtà, preferisce sognare, evadere dalla quotidianità attraverso delle illusioni, immedesimarsi nel banale "eroe" stereotipato è molto diffuso tra i giovani e causerà la morte del cinema.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta