Regia di Federico Fellini vedi scheda film
È Fellini, quello dei primi anni? È cambiato?
OTTO E MEZZO (1963)
È Fellini, non c'è dubbio.
Con questo film parla di se stesso, dei suoi pensieri, delle sue fantasie, dei suoi ricordi, delle persone che ha amato o che ama, di cosa pensino gli altri di lui, dei suoi sogni, mescolando il tutto nel suo presente inquieto in cui teme di aver perso ogni ispirazione.
Non lo trovo sconclusionato, a me capita sovente. Lui ne trae il film che diceva di non riuscire a fare.
Non l'ho trovato neppure tanto complesso, mi è piaciuto molto, a crescere dopo la prima volta.
I ricordi della gioventù sono vivi anche in suoi film precedenti, ma certo il taglio è molto differente.
Anche altri film successivi, che pure non hanno avuto gran successo, riprendono la sua visione del mondo femminile che lo circonda, trasfigurato dalle sue fantasie e ossessioni, ancor più che in questo: mi riferisco in particolare a "La città delle donne" che a me piacque.
cherubino,
8 dicembre 2020
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