Regia di Ruggero Deodato vedi scheda film
Trasferta in Guyana per una giornalista tv e il suo cameraman, alla ricerca di un colonnello dell'esercito americano che è rimasto là anni or sono e ha creato un sanguinario impero del narcotraffico.
Ritorno all'horror per Deodato, autore del famigerato Cannibal holocaust (1980) e qui impegnato in una nuova trasferta nella giungla fra indigeni violenti e altri pericoli mortali. Qualche sequenza splatter, ma nulla di sensazionale, e soprattutto niente cannibalismo; c'è però il medesimo tono sarcastico di fondo dell'opera risalente a un lustro prima, un tono di critica al 'primo mondo' che si sente tanto civile, ma è in realtà quello che sta distruggendo il pianeta con il suo arrivismo, il suo cinismo e la sua totale mancanza di pietà. La televisione e il giornalismo sono gli obiettivi palesi contro cui punta il dito la sceneggiatura di Dardano Sacchetti e di Cesare Frugoni; la storia è in effetti piuttosto lacunosa dal punto di vista della logica e che l'importante qui siano l'azione, l'esotismo e l'avventura è evidente: d'altro c'è poco nel piatto de Inferno in diretta. Leonard Mann, Lisa Blount, Luca Barbareschi, Gabriele Tinti, Richard Lynch e Ottaviano Dell'Acqua sono i nomi di maggior rilievo nel cast, in fin dei conti non male; nei limiti (tanti) delle ambizioni (poche) di un lavoro prettamente ' di genere', si può dire che l'opera si possa apprezzare. 3/10.
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