Regia di Geoff Murphy vedi scheda film
Gioiellino misconosciuto della fantascienza: un uomo scopre di essere rimasto l'unico superstite del Pianeta e comincia a vagare per la città, padrone di tutto. Racconto essenziale, eppure ricco di spunti interessanti. Da vedere.
Piccola perla del panorama sci-fi, passata quasi inosservata. Ingiustamente, The Quiet Earth è un filmetto di tutto rispetto, ben fatto sotto molti punti di vista. Partiamo dalla storia, un uomo scopre d'improvviso di essere rimasto l'unico superstite della razza umana ed anche l'unico che possa capire il motivo dello sterminio di massa, essendo uno scienziato che partecipava ad un esperimento sulle particelle atomiche. L'euforia iniziale, nel poter fare tutto ciò che vuole in un mondo fatto di macchine della polizia vuote e case incustidite, lascia il posto a qualche inquietudine che si acuirà quando troverà una donna, anch'essa sopravvissuta, e - successivamente - un uomo destinato a contendergli la stessa. Procedendo, qualche tassello comincerà ad andare al suo posto, l'uomo scoprirà che una delle costanti universali della scienza improvvisamente non è più costante... qualcosa verrà spiegato seppur nel linguaggio approssimato che fa parte del lessico fantascientifico; le psicologie dei personaggi andranno delineandosi, mostrando personalità fragili, coerentemente col motivo per cui sono rimasti vivi in un mondo privo di ogni forma di vita.
Bruno Lawrence è probabilmente l'unico attore in grado di reggere il peso del ruolo, i due comprimari non risultano particolarmente efficaci ma si fanno il loro. Per gli amanti dello sci-fi, un film da recuperare.
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