Regia di Sam Peckinpah vedi scheda film
Un tranquillo weekend di paura.Insieme ad Osterman e ad altri amici.Come al solito problemi produttivi e rapporti non proprio idilliaci con gli studios hanno influito anche su questo che è stato l'ultimo film di Peckinpah,travagliato almeno quanto gli altri suoi capolavori,se non di più.Difficile sapere che cosa avrebbe voluto il suo autore.Il film,pur estremamente suggestivo ha un che di incompiuto,ci sono diversi coni d'ombra,le sforbiciate subite ne hanno determinato una certa cripticità che probabilmente non era nelle intenzioni di Peckinpah sempre abituato a mostrare le sue idee direttamente senza usare tanti sotterfugi o eufemismi.Qui emerge la sua visione acida e disllusa della nuova civiltà tecnocratica che si sta configurando.Da vero precursore parla del potere mistificatorio dei mass media,dimostra l'estrema facilità con cui si possono manipolare le immagini,riuscendo così a manipolare la coscienza popolare(chissà perchè mi ricorda qualcuno o qualcosa di molto recente)...perchè l'apparenza inganna sempre e comunque anche nel superbo finale,sublime atto illusionistico.La storia dell'anchor man Tanner,dei weekend con i suoi amici(gli Osterman weekends,dal nome di uno di loro),l'agente CIA che cerca di vendicarsi del suo capo non è sempre cristallina.Ma il modo di girare le scene action,il cast eccellente,il saper ricreare un atmosfera sulfurea che evidenzia tutte le paranoie dei vari personaggi sono frutto dell'abilità del maestro.Ancora una volta chapeau,caro Sam....
sempre superiore.A prescindere.
emerge solo nel pirotecnico finale
meglio del solito
sempre bravo
che occhi incredibili ha questa donna
molto calmo rispetto ai suoi standard
ok
praticamente un quarto di bue
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