Regia di Goutam Ghose vedi scheda film
avere a che fare con il dalai lama è sempre una bella esperienza. il film di ghose ci permette di fare una panoramica nel suo mondo e di ciò che è successo e succede. mi sono affidato al suo pensiero perchè non riuscivo a trovare pace e tranquillità nella società nella quale vivo. ho letto il suo libro sulle emozioni distruttive ed è stato allo stesso tempo una lettura lunga e difficoltosa, ma anche una scoperta di quello che sono in grado di poter fare per me e per il mondo se solo lo volessi e/o ne fossi capace. ciò che più colpisce nel dalai lama e nelle sue parole è che quest'uomo sorride sempre o quasi e anche che i monaci hanno dovuto utilizzare la violenza per contrastare la cieca violenza della cina durante l'occupazione e il lento sterminio culturale con il quale il governo cinese si sta adoperando da quando si è insinuata nella capitale. ora ci sono delle aperture e il dalai lama spera sempre che il governo cinese si renda conto. dalla mia visione occidentale e cinica vedo questo suo pensare come un'ingenuità quasi fanciullesca, ma insistere nel vedere del buono negli altri e provare compassione vera scevra da qualsiasi sentimento negativo forse alla fine avrà i suoi frutti. certo fa un certo effetto vedere quelle persone avventarsi famelici su tutti gli oggetti che il dalai lama ha "toccato" dopo una sua conferenza e contenderseli strappandoseli dalle mani, per avere parte della sua saggezza o benessere spirituale. non so se il mio gesto di non uccidere il tafano rovesciato sulle ali mi porterà almeno al benessere mentale. di certo non lo aiuto a rimettersi sulle zampe, se poi punge, fa male!
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