Regia di Ferdinando Baldi vedi scheda film
Ferdinando Baldi ha diretto, fra gli anni '50 e gli anni '80, tutto quello che gli capitava sotto mano; dalle commedie ai peplum, dai polizieschi ai western, il regista si è cimentato in lavori dei più disparati, ma accomunati da una sola costante: l'origine alimentare delle produzioni. Qui ha modo di cimentarsi in un thriller vagamente erotico, se si vuole anche un pochettino fuori tempo massimo rispetto al periodo di maggior splendore del filone (fine '60 e primi '70); non ha a disposizione grandi mezzi, nè attori di rilievo, ma - come pressochè sempre nell'arco della sua carriera - riesce a portare a termine un prodottino dignitoso che mostra sì i suoi evidenti limiti, ma non abusa di essi trasformandosi in trash e neppure tenta di mascherarli rischiando di risultare fasullo o addirittura tirato via. Insomma, Nove ospiti per un delitto non è nè grande artigianato, nè discutibile o risibile 'merce' filmica; è piuttosto solo un'abile confezione in palese povertà di mezzi. Venantino Venantini guida un cast nel quale i nomi e i volti di qualità semplicemente non ci sono; quelli (relativamente) maggiori sono quelli di Arthur Kennedy e di Sofia Dionisio, sorella meno nota di Silvia. Neppure la colonna sonora di Carlo Savina pare particolarmente ispirata; la sceneggiatura di Fabio Pittorru segue poi una trama abbastanza scontata - con un colpo di scena finale che più telefonato sarebbe difficile immaginare - e, nonostante l'affinità logica con L'avventura di Antonioni nell'espediente della ragazza dispersa durante un bagno al mare, fortunatamente non tenta di sembrare meglio di ciò che è. 3/10.
In una villa su un'isola si ritrovano nove persone; in apparenza si tratta di amici e di coppie solide, ma in realtà i rapporti fra i nove sono torbidi e pronti a scoppiare. L'annegamento di una ragazza sarà la scintilla decisiva per l'esplosione della violenza.
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