Regia di Raimondo Del Balzo vedi scheda film
Rape & revenge con tre vittime femminili prese in ostaggio. Piuttosto debole rispetto ad altri titoli del filone, anche di molti anni precedenti (L'ultima casa a sinistra per esempio). Di sicuro è però film di certo interesse per i cultori del cinema italiano Anni '70/'80.
Tre spregiudicate ragazze smontano da un pullman per dirigersi in una spiaggia dove, in topless, fanno un bagno e si stendono a prendere il sole. Coincidenza vuole che, in quello stesso pezzo di spiaggia, anche tre uomini convergono per combattere il caldo estivo e gettarsi nel mare. Il gruppo socializza in fretta e presto i tre maschi vengono ospitati per passare il week end nella lussuosa (e limitrofa) villa dei genitori di una delle ragazze...
Singolare percorso quello del regista Raimondo Del Balzo (morto prematuramente a soli 56 anni) che resta legato ai titoli degli esordi con un duetto di pellicole strappalacrime, interpretate da bambini sfortunatissimi, tipo L'ultima neve di primavera e Bianchi cavalli d'agosto. Dopo avere collaborato al soggetto del divertente Paganini Horror di Luigi Cozzi si orienta verso il genere rape & revenge lanciato da Wes Craven con L'ultima casa a sinistra e reso celebre dal film di Zarchi (Non violentate Jennifer).
Mezzanotte triste, titolo alternativo de La domenica del Diavolo (in originale Midnight blue), sembra però volersi affiancare a prodotti molto più espliciti tipo La settima donna, quando non sconfinanti nell'erotismo tipo il coevo Il pornoshop della 7a strada dell'indimenticabile Aristide Massaccesi (che invece con il successivo Hard sensation sembra a sua volta ispirato dal film di Del Balzo).
Volendosi spingere artisticamente un po' più in là, possiamo ritrovare in Mezzanotte triste forse qualcosa di Semaforo rosso/Cani arrabbiati, anche se per evidente casualità visto che il film di Bava è rimasto a lungo inedito (fino ad anni relativamente recenti quando l'interprete Lea Lander nel 1995 riuscì a distribuirlo) e pertanto molto probabilmente ignoto a Del Balzo.
Il film, in tutta onestà, non funziona molto bene, anche se collocato all'anno dell'uscita (basti confrontarlo con il più efficace L'ultimo treno della notte) per via di una regia approssimativa, una sceneggiatura con dialoghi poco incisivi (appare persino un termine paninaro tipo "un frego" come sinonimo di molto piacere) e attori poco incisivi. Si distingue Vincenzo Crocitti per il contrasto generato dall'insolito ruolo qui interpretato (un malvivente stupratore) contro parti da svampito e buffo personaggio delle commedie sexy. Peccato che la bella Dirce Funari (solitamente protagonista principale e vero motivo di interesse in pellicole simili dirette da Joe D'Amato) faccia solo una brevissima comparsata (molto castigata peraltro) all'inizio e alla fine del film.
Particolare curioso: oltre alla soundtrack, insolitamente sotto standard, di Stelvio Cipriani è da segnalare che la voce del bandito Bruno (Giancarlo Prete) agli spettatori di una certa età suonerà sicuramente familiare, infatti appartiene a Romano Malaspina, ovvero il celebre doppiatore di Actarus nel serial di animazione Atlas Ufo Robot.
Il film è disponibile nel catalogo Perseo Video, in una versione di medio/alta qualità con formato video 1.85:1 e (nitida e pulita) traccia italiana.
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