Regia di Charles Binamé vedi scheda film
Bullismo in rete, pubblico ludibrio, stalking. L'altra faccia dei social network, quella cattiva ed invidiosa dei pettegolezzi e delle voci di corridoio, dei fakes e dei jokes (di pessimo gusto). Un argomento interessante e d'attualità ma che non trova terreno fertile in questa produzione televisiva che presto perde il controllo del proprio materiale narrativo, incapace di dare il giusto senso della misura ai vari avvenimenti chiave della vicenda. Esagerato nelle reazioni ormonali della sua giovane protagonista - Emily Osment, una "easy girl" senza ironia nonché scialbo clone di Hayden Panettiere - e a dir poco stucchevole in quel finale senza rancore, "Cyberbully" ha i limiti della fiction girata un tanto al chilo con una messa in scena inesistente ed una morale retorica che per l'internauta medio, forte del proprio anonimato informatico, è più facile travisare che recepire.
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