Regia di Henry Hathaway vedi scheda film
Cosa sono tutti 'sti giudizi meschini su questo film di tutto rispetto? Il Mereghetti poi... una stelletta e mezza. Come bisognerebbe allora giudicare i film di Nando Cicero e Mariano Laurenti? Io ho detto: Hathaway è una garanzia. E l'ho registrato. Siamo infatti in presenza di un buon melodramma, con una prima parte più serena e distesa, e una seconda decisamente tesa e intensa. Il contrasto familiare che viene a crearsi è ben reso sia per l'efficace rappresentazione, con molti momenti forti, che per la cura di regista e sceneggiatore di definire le motivazioni dei personaggi e il loro carattere. Abbiamo quindi una brava donna che però è troppo preoccupata che il figlio non subisca urti e contrarietà di alcun tipo (i quali sono però educativi) a cominciare dal suo secondo matrimonio, fino a essere iperprotettiva e appunto ossessiva, e fa torto al marito solo per vendicare il piccolo; il bambino è appunto troppo geloso, piuttosto viziato, e abituato ad averla sempre vinta; il marito è uno un po' rude che eccede in certi suoi comportamenti, e usa le mani quando dovrebbe usare la parola, ma si comporta essenzialmente bene e chiede sempre scusa. Il trauma che ha subito gli ha fatto capire quanto sia pericoloso essere dei vigliacchi. Fa riflettere come viene rappresentato il progressivo insinuamento della rivalità e dell'odio, favoriti da egoismo e orgoglio, nel nucleo familiare, quando ciò potrebbe essere evitato col mettersi tutti in discussione, ascoltare le ragioni dell'altro, e affrontare in problemi con un po' di buona volontà. L'amore è sempre lì che resiste sotto la cenere del nostro egoismo, anche quando ci si lascia. Insomma, è un bel film, ben diretto e recitato, che fa riflettere e certamente coinvolge.
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