Regia di Steno vedi scheda film
Una dose moderata di azione, con particolare predilezione per i cazzotti a mano aperta, una punta di humour sottilissimo e semplicissimo, una trama approssimativa e dalla risoluzione ultraprevedibile, che procede in maniera del tutto piatta: la ricetta dei sei telefilm a titolo Big man è racchiusa tutta in questi ingredienti di ben poco conto. L'episodio Boomerang non prescinde affatto da tali modeste caratteristiche. Steno firma il suo ultimo lavoro girando questi prodottini televisivi - sponda Fininvest, futura Mediaset - con a fianco l'amico Bud Spencer, ma i tempi di Piedone e prima ancora delle commedie di spalla a Terence Hill sono davvero finiti; Spencer da solo non ha sufficiente verve per sopportare l'intero peso del film sulle spalle e la destinazione catodica oltrettutto peggiora nettamente le cose, banalizzando forma e contenuti nella maniera necessaria per raggiungere il più vasto pubblico. Nel cast tecnico e artistico, fra i ruoli fissi ci sono quelli di Denis Karvil e Raymond Pellegrin (sullo schermo), di Lucio De Caro in sceneggiatura (con Steno e Carlo Pedersoli, cioè Spencer) e dei fratelli De Angelis per la colonna sonora, francamente ben poco memorabile. Va comunque riconosciuto il discreto successo in tv della serie, che verrà replicata l'anno successivo; Steno non ci sarà purtroppo più (in ogni senso) e al suo posto subentrerà Enzo Castellari. 1,5/10.
Un'arma potentissima viene sottratta all'esercito e ai servizi segreti italiani; sarà il detective Jack 'Big man' Clementi a dovere indagare sotto mentite spoglie.
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