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Il caso Rasputin

Regia di Josée Dayan vedi scheda film

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La recensione su Il caso Rasputin

di Maciknight
4 stelle

Da appassionato di storia sono rimasto deluso da questo film definito di genere storico, centrato sulla figura enigmatica di Grigorij Efimovic soprannominato dai suoi compaesani Rasputin, che significa “scapestrato”. Si è reso ben poco del contesto storico dell’epoca, compresi i dialoghi poco curati e ridotti all’osso. Mediocre.

Da appassionato di storia sono rimasto deluso da questo film definito di genere storico, centrato sulla figura enigmatica di Grigorij Efimovic soprannominato dai suoi compaesani Rasputin, che significa “scapestrato”. Che un film sia destinato alla tv o alle sale cinematografiche a me non interessa, se si parla di storia mi aspetto che la sceneggiatura abbia approfondito nel miglior modo possibile il personaggio in questione, evidenziandone gli eventuali aspetti enigmatici, ambigui, inquietanti, dubbiosi, ecc., e lo si faccia con un minimo di scorrevolezza e coerenza narrativa, in modo da non renderlo un documentario noioso e neppure un film distorto dalle eccessive intromissioni fittizie e strumentali alle esigenze commerciali. Questo prodotto finisce per non essere ne carne ne pesce, puntando tutto e quindi troppo sull’interpretazione di Gérard Depardieu, strabordante in tutti i sensi (non consono al personaggio), e che personalmente non ritengo adatto al ruolo, in quanto non basta la capacità recitativa, in questo caso, per rendere l’idea anche somatica di Rasputin occorreva anche possedere “magnetismo”, cioè quel fascino magnetico ed ipnotico che il vero Rasputin sapeva utilizzare molto bene, sia per assoggettare che per incutere timore. Inoltre ritengo che gli aspetti essenziali attribuibili senza dubbio al personaggio storico, nel film siano stati solo sfiorati, per dipiù con un metodo che a me infastidisce alquanto, il politically correct. L’empietà. La dissolutezza, la rissosità, l’astuzia, l’insidiosità, la corruzione morale e sessuale, il culto della personalità, l’arte oratoria (pur essendo un analfabeta), la spregiudicatezza, ecc., tutte le sue caratteristiche riconosciute dai cronisti e soprattutto dai suoi nemici dell’epoca, nel film non emergono sufficientemente per rendere un’idea adeguata del personaggio, quando non sono addirittura glissate, così come si è resa in maniera blanda la sua morte, ordita da una congiura e che le cronache dell’epoca riferiscono ben più complessa di quanto il film troppo riduttivamente l’abbia proposta. Da qualsiasi punto di vista lo si voglia valutare, non soddisfa alcun parametro ed aspettativa, a parte le ambientazioni interne ed i costumi, per il resto si è pure giocato al risparmio, per cui si è reso ben poco del contesto storico dell’epoca, compresi i dialoghi poco curati e ridotti all’osso. Mediocre.

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