Una mattina di primavera, la parrucchiera Emilie (Audrey Tautou) riceve una lettera anonima in cui qualcuno le dichiara il grande amore che prova per lei ma, essendo troppo occupata con il salone di bellezza che gestisce, decide di non dar peso alle parole lette e di ricopiarle per inviarle alla madre, usando quelle parole per dare sollievo alla solitudine in cui è caduta dopo che il marito l'ha lasciata per una donna più giovane. Per riuscire nel suo nobile intento, Emilie provvede anche a scrivere una lettera di risposta al mittente, non sapendo che si tratta di Jean, un suo dipendente troppo timido per farsi avanti e dichiararle i suoi sentimenti.
Film con una bella trama ma troppo estesa. Sarabbe stato meglio se alcuni fatti al posto di essere ripetetuti anche tre volte si raccontavano solamente in due momenti. Attori non eccellenti ma ben calati nelle loro parti.
Può piacere o no, ma è un'ennesima dimostrazione di superiorità del cinema francese nel trattare con leggerezza e ironia le situazioni che noi italiani riterremmo esageratamente scabrose. Divertente e ben recitato.
Garbata e leggera commedia sentimentale degli equivoci sorretta dal fascino sbarazzino della protagonista Audrey Tautou, che offre qualche spunto umoristico ma si dimentica presto.
Che lo spirito di Amélie Poulain sia sempre su Audrey Tautou (e sui suoi spettatori). E' un destino quasi segnato quello di Audrey Tautou, che ciclicamente si ritrova ad interpretare personaggi straniti e bizzarri, che possono ricordare, ora più ora meno, la celeberrima Amélie di Jean-Pierre Jeunet. "Beautiful lies" è una discreta commedia degli equivoci, la cui peculiarità stà più… leggi tutto
Tanto di cappello a questa sceneggiatura scritta a quattro mani da Benoît Graffin e dallo stesso regista di origini tunisine Pierre Salvadori: “commedia dell’equivoco” non è sempre sinonimo di “divertente”, a parte il fatto che sapersi inventare gli equivoci non è cosa poi tanto facile. Ma in questo caso i due autori hanno… leggi tutto
Sono passati secoli ma dopo Goldoni la "commedia degli equivoci" lascia il tempo che trova. Quasi tutti i successivi tentativi sono quasi sempre stati patetici e noiosi. Ed e' a fine a cui e' andato incontro anche questo confuso copione. L'unica cosa che mi ha trattenuto dall'abbandonare la visione del filmetto era la speranza di veder scappare il magrebino con la mamma, sicuramente piu' bella,… leggi tutto
Tanto di cappello a questa sceneggiatura scritta a quattro mani da Benoît Graffin e dallo stesso regista di origini tunisine Pierre Salvadori: “commedia dell’equivoco” non è sempre sinonimo di “divertente”, a parte il fatto che sapersi inventare gli equivoci non è cosa poi tanto facile. Ma in questo caso i due autori hanno…
Sono passati secoli ma dopo Goldoni la "commedia degli equivoci" lascia il tempo che trova. Quasi tutti i successivi tentativi sono quasi sempre stati patetici e noiosi. Ed e' a fine a cui e' andato incontro anche questo confuso copione. L'unica cosa che mi ha trattenuto dall'abbandonare la visione del filmetto era la speranza di veder scappare il magrebino con la mamma, sicuramente piu' bella,…
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Commenti (3) vedi tutti
Film con una bella trama ma troppo estesa. Sarabbe stato meglio se alcuni fatti al posto di essere ripetetuti anche tre volte si raccontavano solamente in due momenti. Attori non eccellenti ma ben calati nelle loro parti.
commento di mek madyPuò piacere o no, ma è un'ennesima dimostrazione di superiorità del cinema francese nel trattare con leggerezza e ironia le situazioni che noi italiani riterremmo esageratamente scabrose. Divertente e ben recitato.
commento di bebabi34Garbata e leggera commedia sentimentale degli equivoci sorretta dal fascino sbarazzino della protagonista Audrey Tautou, che offre qualche spunto umoristico ma si dimentica presto.
commento di Fanny Sally