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Se lo fai sono guai

Regia di Michele Massimo Tarantini vedi scheda film

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La recensione su Se lo fai sono guai

di mm40
2 stelle

Negli anni 80 e 90 Tarantini si era trasferito in Sudamerica, dove comunque aveva lo stesso trovato modo di girare o almeno attingere ispirazione (vedasi, o meglio: sulla fiducia, non vedasi Italiani a Rio, 1987); all'inizio dei 2000 il disastroso regista rientra nel Belpaese per mettere in piedi un progetto catastrofico sin dal titolo, questo Se lo fai sono guai, che come unica arma a disposizione può annoverare un cast di discreti caratteristi del cinema di venti-trent'anni prima. Alvaro Vitali e Gianfranco D'angelo sono gli unici a non sfigurare: ma la tenuta della trama, poco più che una barzelletta allungata per cento minuti, i notori limiti tecnici di Tarantini e l'inconsistenza totale dei personaggi finisce per annichilire qualsiasi velleità attoriale; non servono a nulla quindi Maurizio Mattioli, Michele Gammino, Enio Drovandi, Lucio Montanaro, Stefano Masciarelli e tantomeno i riciclati della televisione che vengono inseriti come ulteriore attrattiva (?) per il pubblico: Justine Mattera (proprio in quel momento all'apice della celebrità per aver sposato Paolo Limiti, da cui d'altronde divorzierà pochissimo tempo dopo aver lanciato la sua carriera), Giampiero Galeazzi in una comparsata, Max Parodi (attore, ed è una parola grossissima in questo caso, per Tinto Brass e per qualche fiction tv) ed Ela Weber, giustamente convocata ad alimentare le necessità guardone della sceneggiatura (come d'altronde Lucilla Diaz, co-protagonista in scena più spesso nuda che vestita). Il regista firma inoltre la sceneggiatura, insieme a Pipolo (Giuseppe Moccia), da poco 'vedovo' dello storico compagno artistico Franco Castellano, scomparso nel 1999. Claudio Simonetti si occupa delle musiche: un bel pasticcio. In definitiva: una pellicola inguardabile e soprattutto perchè fuori tempo massimo (ma anche Michele) di qualche decade. 1/10.

Sulla trama

Due amici di mezza età, un chirurgo e un impresario di pompe funebri, condividono con grande entusiasmo una passione: le donne. E quando in paese arriva una bella spogliarellista, i due sfidano le ire della malavita che la protegge.

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