Regia di John Landis vedi scheda film
Un film che non nasconde la sua impostazione teatrale. Nell'arco di una mattinata ne succedono di tutti i colori alla villa del boss Provolone, dalla quale Landis non esce quasi mai, se non per spostarsi al palazzo di fronte, dove gli investigatori tengono sotto controllo ogni ingresso, ogni azione che possa destare sospetto. Classicissimo gioco degli equivoci e del rovesciamento, è, visto in lingua originale, una commedia con tutti i crismi, sottovalutata sia a causa del confronto immediato che si fa tra con le opere storiche di Landis, sia a causa del cast, non proprio impeccabile. Tolti Stallone e la Muti, tuttavia, i comprimari fanno il loro dovere (con una nota di merito a Tim Curry). Carino.
Ottima vipera semi-ninfomane.
Ci prova, anche parecchio. A noi fa un po' ridere, ma provate a paragonarla alla Bellucci, e vi renderete conto della differenza...
Anche lui si sforza il più possibile. C'è da ammettere che ha avuto un gran coraggio a spingersi in un ruolo dove non deve far vedere nemmeno un centimentro di muscoli. Landis, poi, gli ha tagliato un ruolo su misura, dove parla una lingua tutta sua con un timbro di voce volutamente fastidioso. Andandogli incontro, lo si può anche apprezzare...
Poco sbilanciato, ma abile nel gestire gli spazi e i tempi comici. Cosa chiedere di più?
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