Regia di Michael Radford vedi scheda film
VOTO 6,5 OPPRIMENTE (Tv 16 Dicembre 2010) Il fascino di questo film sta tutto nel soggetto, quindi sta tutto nel libro da cui è tratto e, di conseguenza, il giudizio sulla resa cinematografica risente molto dalla conoscenza (l'ho letto 20 anni or sono durante la mia pessima carriera scolastica...) del capolavoro orwelliano. Fatta questa premessa, bisogna ammettere il tentativo riuscito di rispettare le atmosfere del romanzo, tanto da diventare un corollario visivo alla lettura, non sostitutivo ma aggiuntivo (una trasposizione umile), visto che solo conoscendo 1984/libro si riescono a comprendere meglio i risvolti della vicenda (tralasciati penso volutamente nella sceneggiatura) e comprendere in pieno il messaggio d'autore. Per il resto la pellicola è troppo carente nel ritmo, a tratti davvero soporifero, rinunciando progressivamente ad una propria identità filmica, vivendo di rendita (mi riferisco sempre alla versione "originale") non certo rinunciando alla qualità visiva (belle le sequenze stranianti sulle colline), ma soprattutto al messaggio politico. Infatti tranne alcune battute folgoranti (Se vuoi un'immagine del futuro, immagina uno stivale che calpesta un volto umano, per sempre...), il tutto è meno vigoroso e generico, privilegiando l'atmosfera all'approfondimento; il senso percepito è di opprimenza, ok, ma l'ammodernamento (fisiologico e necessario) del soggetto perde in efficacia. Comunque assimilati questi difetti, l'impressione è positiva, appunto affiancandola (ASSOLUTAMENTE) alla lettura del capolavoro di Orwell. Ottimi attori, scenografie e musiche degli Eurythmics (anche se all'epoca, bistrattate dal regista, denotando la complessità produttiva dell'opera), di buona presa emotiva.
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