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Orwell 1984

Regia di Michael Radford vedi scheda film

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La recensione su Orwell 1984

di bradipo68
8 stelle

La guerra è pace.La libertà è schiavitù.Sono alcune delle frasi che risuonano dette da diffusori acustici nell'impersonale civiltà del Grande Fratello.Se fosse possibile farei una petizione per nominare Orwell profeta ufficiale della nostra era perchè lo scrittore inglese praticamente aveva profetizzato tutto,quasi meglio di Nostradamus.In senso apocalittico.Il romanzo da cui questo film deriva non è proprio di facile lettura ma questa riduzione cinematografica secondo me è molto buona perchè visualizza esattamente il mondo che Orwell sentiva(o temeva) avvicinarsi.Un mondo in cui i sentimenti venivano azzerati,così come il pensiero nel nome di un unico comune sentire,un unica voce che regala informazioni a suo piacimento solo per blandire le masse.Vi ricorda qualcosa?A me ricorda moltissimo:lui già profetizzava l'importanza dell'informazione alle masse,oggi qui da noi,anno di grazia 2009 stiamo vivendo una situazione che molto ci ricorda l'informazione precostituita ad uso e consumo dei fratelli e delle sorelle da parte delle stanze del potere.Orwell immagina una civiltà totalitaria in cui i concetti di destra e sinistra si vengono ad annullare(anche se in realtà si parla di socialismo inglese che somiglia tanto al comunismo russo,secondo me Orwell aveva in mente di criticare tutti i regimi totalitari,sia il comunismo che il nazismo che era agli albori un nazional socialismo) in nome del dominio assoluto del pensiero e dei gesti.E'tutto vietato,anche l'amore.E quando succede che il modesto e grigio Winston autore nascosto di un diario che cerca di non esprimersi nella neolingua raccomandata dal regime ,incontra la coraggiosa Julia la loro relazione sarà prima solo un modo per ribellarsi a chi li osserva dappertutto,poi sarà amore vero.Ma il Grande Fratello che tutto vede e che tutto sente li prenderà e farà loro tradire il fuoco dell'amore facendolo rinnegare.Il film è tutto virato al grigio sia negli interni spogli e polverosi sia negli esterni che si nutrono di squallidi scenari periferici in rovina,una sorta di cimitero di dinosauri di metallo di cui vediamo giacere gli scheletri.L'unica divagazione è il verde di fuori Londra,del primo incontro in campagna di Winston e di Julia e del sogno che continuamente si affaccia a Winston:una collina verdissima e rigogliosa.Tutto il resto un inferno di macerie e metallo,oltre che riunioni di fratelli e sorelle tutti in divisa grigia chiamati ad approvare quello che viene loro chiesto.Visivamente il film di Radford è molto debitore delle atmosfere sulfuree del Metropolis di Lang riuscendo perfettamente ad evocare la pesante cappa d'angoscia che sovrasta i personaggi.John Hurt è perfetto per il ruolo del signor Nessuno,uomo che della sua mediocrità fa quasi un tratto distintivo,mente Burton nei panni del gelido funzionario è un serial killer delle certezze dell'altro che sgretola l'una dopo l'altra ,facendogli capire che intorno a loro c'è solo il Nulla.Il finale è forse un attimo più rassicurante,ma quando si parla di lavaggio del cervello c'è poco da stare allegri.....

Su Cyril Cusack

breve apparizione

Su Suzanna Hamilton

piuttosto brava

Su Richard Burton

alla sua ultima apparizione.Gelido

Su John Hurt

perfetto per la parte

Su Michael Radford

efficace l'intelaiatura visiva

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