Regia di Michael Radford vedi scheda film
Quando ho letto "1984", non molti anni fa, mi sembrava,durante la lettura, ostico e pesante in alcuni passaggi: appena terminato, una sensazione di appagamento mentale, capire quanto uno scrittore ,un artista, avesse capito di come si proiettavano certi aspetti del futuro. Romanzo per niente facile da trasportare sullo schermo, forse più facile da rielaborare inserendone a grandi linee la trama in altro contesto, trovò una traduzione cinematografica in questo lavoro di Michael Radford. Fantascienza desaturata di effetti speciali, quasi asettico nella messa in scena, "Orwell 1984" trova un protagonista ideale in John Hurt, e dà l'occasione per un'interpretazione finale intensa a Richard Burton nel ruolo del funzionario che tradirà la coppia di amanti ribelli. Il film diversifica l'agghiacciante finale del romanzo,mutandolo in un generico lavaggio del cervello, forse rendendolo meno incisivo. Va comunque apprezzato l'impegno di regista e sceneggiatori per un'impresa difficilissima, che ha portato a un'opera filmica non perfetta,partita comunque in svantaggio se confrontata con il capolavoro letterario.
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