Regia di Kevin McDonald vedi scheda film
Figura straordinaria, quella di Bob Marley. Uomo di fede, speranza e grandi ideali, primo tra tutti la convivenza civile e l'armonia tra le genti. Artista completamente dedito alla musica, attraverso cui far giungere il proprio messaggio di pace. Il credo religioso Rastafari, le passioni e le abitudini quotidiane (il calcio, la cannabis, il jogging, le donne), il ruolo di mediatore politico, l'ascesa a leggenda del reggae mondiale. Tutto in un bel documentario fiume in cui affiora l'indiscusso fascino di un personaggio divenuto icona di almeno un decennio, quello tra i settanta e gli ottanta, in continenti diversi. La gioventù, la famiglia allargata e l'amore universale, la cultura giamaicana agli antipodi di quella occidentale, la trasversalità dell'essere mulatto, l'attentato, l'esilio a Londra, i tour, la malattia, la morte. Interviste a parenti, amici e conoscenti a lui vicini, spezzoni di filmati inediti, immagini di repertorio, testimonianze, esibizioni live, ricostruzioni ambientali, biografia completa. Con stile rigoroso, incalzante, avvincente (e, diciamolo, comprensibilmente agiografico), Kevin MacDonald, regista premio Oscar per Un Giorno A Settembre, già autore del bel L'Ultimo Re Di Scozia, fa centro. Ne emerge un Marley profondo, mistico, fatalista, convinto credente di quel Jah (Dio) nelle cui mani mettere incondizionatamente la propria vita. Canzoni leggendarie, sempiterne, emozionanti.
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