Regia di John Hillcoat vedi scheda film
Discendente dai fratelli Bondurant,di cui narra le gesta nel romanzo "The wettest County in the world",Matt Bondurant ha scritto il suo libro basandosi sui racconti tramandati in famiglia e sulle pubblicazioni di quotidiani dell'epoca nell'era del Proibizionismo:ma stavolta di scena non sono le grandi città e i gangsters che vi dettavano le regole della mala,come Chicago o New York,ma la campagna ove l'alcool veniva prodotto.Girando l'ottica dalla parte opposta a "Gli intoccabili",qua i cattivi sono i poliziotti che usano una violenza senza limiti di crudeltà e applicazione,e i buoni sono coloro che producono illegalmente whisky e altro,scontrandosi con i capoccia delle istituzioni in una lotta all'ultimo sangue,che dopo molti morti e atti di ferocia,troverà risoluzione in un confronto sanguinoso su un ponte coperto in legno.Venuto da un lungometraggio che adattava un libro di culto come "The road",John Hillcoat imbastisce un crime-movie che guarda a titoli come "America 1929:uccideteli senza pietà" di Scorsese e "Gang" di Altman come riferimenti veri e propri,ricollegandosi a questi film dei primi anni Settanta anche per l'illustrazione della truculenza con cui la Legge combatteva il crimine,spesso superando i malavitosi per cattiveria e piglio devastante.Scritto da Nick Cave,e si vede, per gli attacchi musicali che irrompono in maniera azzeccata in scene e frangenti,fotografato in maniera eccellente da Benoit Delhomme,"Lawless" ci dà dentro in sanguinarietà,non sempre trovando il tono giusto della narrazione,con qualche lentezza,sprecando Gary Oldman in un ruolo troppo breve,che dà una lezione di misura ad un Guy Pearce che dà una caratterizzazione esagerata al suo sbirro sadico e grottesco;se Shia Laboeuf,che ha dichiarato recentemente di volersi dedicare meno ai blockbusters con cui è emerso e maggiormente al cinema d'autore,dà una buona prova,e Tom Hardy,rappresentando una specie di Golem country,che sopravvive a ferite impressionanti,appare anche troppo trattenuto,la migliore in scena,tra tanto testosterone,è la lanciatissima Jessica Chastain,rossa sensuale e raffinata,che fornisce un'interpretazione sentita in un ruolo apparentemente secondario.
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