Regia di Ti West vedi scheda film
Come horror si è visto decisamente di meglio. Molto lento nella prima parte malgrado una buona regia e la scelta di personaggi principali poco stereotipati che riescono a creare una buona alchimia reciproca. La parte finale mi è sembrata piuttosto scontata e priva di reali sorprese, con qualche citazione allo Shining kubrickiano. Quindi visto in chiave puramente horror sulle case infestate non è un film soddisfacente.
Tuttavia partendo da un punto di vista diverso, più psicologico, cioè legato ad un processo di suggestione individuale, è una pellicola che secondo me acquista un senso.
Non è una casa infestata, visto che il fantasma è un'invenzione del suo compagno di lavoro, che coinvolge la protagonista in questa sorta di gioco creato da lui piu che altro per passare il tempo di un lavoro noiosissimo. Stiamo parlando quindi di una ragazza che viene suggestionata completamente da una storia fittizia. Dopotutto i fantasmi li vede solo lei.
Possiede il giusto grado di ambiguità. In questo è importante il personaggio della McGillis: reale sensitiva o vecchia attrice rimbambita?
Ci sono comunque delle forzature presenti nella sceggiatura soprattutto nella parte finale, ma riesce a mantenere questa ambivalenza fino alla fine. A suo modo un film ambizioso e coraggioso, probabilmente penalizzante dal punto di vista commerciale. Dopotutto West gioca molto con i generi, gli piace contaminarli e come in questo film, a mio parere, ti offre un horror di facciata quando in realtà è un thriller psicologico più raffinato di quanto si pensi.
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