Regia di Bruno Vailati vedi scheda film
Documentario sugli squali.
In giro per il mondo, instancabilmente, Bruno Vailati e la sua troupe si aggirano alla ricerca di squali. Per approfondirne la vita e il rapporto con gli esseri umani, fra curiosità e dettagli spaventosi, timori di sorta e utili divagazioni scientifiche. Il gigantesco e pericolosissimo pesce viene perciò a rappresentare il soggetto di questo studio documentaristico a cura di uno dei massimi autori di cinema 'marittimo' (Finchè dura la tempesta, 1963; Andrea Doria -74, 1970), negli anni Sessanta a lungo impegnato anche in lavori televisivi su affini tematiche. Vailati elargisce agli spettatori lunghe e interessanti sequenze subacquee, comparendo di quando in quando anche in prima persona; meno degne di nota sono invece le scene esplicitamente rivolte a mostrare la presupposta ferocia innata dello squalo (a tutti gli effetti non verificata: l'uomo non è una preda naturale di questo animale), con tanto di intervista a un uomo sopravvissuto all'attacco di un esemplare che gli avrebbe inferto morsi sufficienti per 200 punti di sutura (le immagini non chiariscono granchè, a ogni modo). Meno spettacolo gratuito e più riprese espressamente documentaristiche avrebbero giovato a una pellicola in ogni caso godibile e dall'argomento piuttosto peculiare. Il regista si è occupato in prima persona anche di alcune riprese sott'acqua, oltre che del montaggio (quest'ultimo insieme a Elisa Lanni). 3/10.
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