Regia di Michele Soavi vedi scheda film
Documentario (e dietro le quinte) sull'attività di Dario Argento sino al 1985. Primo capitolo di una trilogia (in seguito diretta da Luigi Cozzi) dalla distribuzione e rititolazione confusionaria e caotica.
Quello che oggi potrebbe figuare come un "dietro le quinte" di un film riversato su DVD, all'epoca fu una vera e propria rivelazione. Il regista romano, accompagnato da preziosi collaboratori, svela i trucchi, le sequenze e altre interessanti curiosità sulla "genesi" dei film diretti dal 1969 sino al 1985. Dietro alla M.d.P., Michele Soavi orchestra il documentario, che verrà poi riciclato -in parte- dallo stesso Argento per la serie televisiva Giallo (1987).
La trilogia
Dario Argento's world of horror è stato originariamente distribuito in VHS italiana, inizialmente con il titolo anglofono, dalla Star video.
Imdb lo indica anche con il titolo alternativo (letteralmente tradotto, ma da noi è circolato con titolo inglese) de Il mondo dell'orrore di Dario Argento.
E' il primo documentario (di una trilogia), firmato da Michele Soavi, che copre l'attività del regista dal 1969 al 1985.
Nel 1991 Luigi Cozzi firma la regia del secondo capitolo: Il mondo di Dario Argento 2 (le edizioni home video della Center video escludono "dell'orrore") uscito da noi in VHS (imdb lo cataloga con il titolo -per il mercato estero- come Dario Argento: master of horror).
Segue Il Mondo di Dario Argento 3: Il museo degli orrori di Dario Argento, diretto nel 1997 sempre da Cozzi.
Rimontaggi e apocrifi
I tre World of horror verranno poi utilizzati per confluire in Dario Argento: il mio cinema, una sintesi della trilogia realizzata nel 1999 per l'allora pay TV Tele+
Da citare anche un documentario realizzato per la TV americana (Independent Film Channel) diretto da Leon Ferguson nel 2000 e trasmesso nel 2004, purtroppo mai approdato in Italia, dal titolo: Dario Argento: an eye for horror.
Dario Argento: paure moderne
"Cosa voglio lasciare davvero al pubblico? La riconoscibilità di uno stile. Vorrei che uno spettatore dopo appena tre minuti di visione potesse esclamare: 'questo è un film di Dario Argento!' E mettiamoci pure il punto esclamativo." (Dario Argento)
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